Il calendario della Serie A può cambiare per i playoff azzurri: ecco come

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Figc e Lega studiano cosa fare. A febbraio potrebbe esserci lo stage. Più difficile anticipare il 30° turno prima degli spareggi

Alessandra Gozzini

Giornalista

21 novembre - 01:13 - MILANO

Uno spazio azzurro per fare gruppo, meglio ancora qualche giorno insieme per testare le strategie sul campo, o ancora fermare il campionato per risparmiare le energie e destinare il massimo della carica al playoff mondiale

Tutte idee utili alla Nazionale e al ct Gattuso, ma quanto realizzabili? La prima, un momento per ritrovarsi, studiare insieme il piano da opporre all’Irlanda del Nord e magari alla seconda avversaria, unirsi in un abbraccio mondiale, è possibile. Senza però troppi allenamenti a disposizione... C’è un tempo ipoteticamente già individuato: lunedì 9 febbraio, a cui magari aggiungere la domenica post partita coi club, e anche il martedì almeno per chi non sarà impegnato nei quarti di finale di Coppa Italia (4 e 11 febbraio). Il resto è un rompicapo di difficile soluzione. La certezza è che la Lega di Serie A, espressione dei club, farà tutto il possibile per andare incontro alle richieste del ct azzurro. La parola chiave è “condivisione”.

apertura

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Il tentativo è quello di favorire come possibile il percorso della Nazionale: un tentativo a cui sono già rivolti i pensieri dei vertici della Serie A. Il presidente Ezio Simonelli ha manifestato l’assoluta apertura della Lega: "Faremo il possibile per stare vicino agli azzurri, il presidente federale Gravina ci ha chiesto disponibilità per uno stage e i club sono tendenzialmente d’accordo. Spostare la giornata di campionato che anticipa lo spareggio è invece più difficile, abbiamo dei contratti con i broadcaster. Potremo però cercare con orari e giorni delle partite di mettere i giocatori a disposizione di Gattuso il prima possibile, c’è disponibilità al 100%". Apertura dichiarata dal palco dello Sport Industry Talk organizzato da RCS Academy, in collaborazione con il Corriere della Sera e Rcs Sports & Events. Il ct aveva a sua volta avanzato le proprie richieste: "Andrò in giro per parlare con i giocatori, sarebbe importante avere un paio di giorni, così come anticipare la giornata di campionato prima del playoff. Montella mi ha detto che in Turchia il campionato potrebbe slittare in quella settimana per dare alla nazionale tempo in più".

i contratti

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Eccoci però al nodo più ingarbugliato: i calendari, nazionali e internazionali, ricchi se non ricchissimi di appuntamenti. E i contratti in essere con le televisioni. Posticipare il turno di campionato a ridosso del playoff è impensabile. La strada degli anticipi sbatte invece su altre esigenze. Gli infrasettimanali di marzo (la semifinale playoff Mondiale in programma il 26) sono già riempiti delle coppe europee, andando ulteriormente indietro – a febbraio – si trova la Coppa Italia. Oltre al periodo in cui San Siro sarà chiuso perché destinato alle Olimpiadi invernali. Occorrerebbe poi un tavolo con le tv: servirebbe il via libera di Dazn e Sky per spostare il campionato dal weekend, con un parterre di telespettatori più ampio, a un ipotetico mercoledì sera. Lo stesso con Mediaset, se il campionato andasse a sovrapporsi alle date di Coppa Italia (da riprogrammare). La Lega e i club non possono decidere in autonomia: sarebbe una violazione degli accordi sottoscritti

incastri

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E anticipare la trentesima di campionato, cioè la giornata del 22 marzo, tra il venerdì e il sabato, lavorando anche sugli orari delle partite? Possibile tenendo però conto dei calendari internazionali: ci sono gli ottavi di Champions fissati per il 17-18 marzo. Lo stesso con Europa e Conference League al giovedì. Da seguire il percorso europeo delle italiane. Un esempio: se la Fiorentina avanzasse in Conference, l’unico anticipo possibile per la sfida all’Inter in programma nel fine settimana successivo sarebbe quello di domenica alle 12.30. Viola e interisti-azzurri andrebbero poi direttamente a Coverciano. Anche il presidente nerazzurro Marotta conferma la totale disponibilità: "Ora dobbiamo essere uniti per arrivare al Mondiale, è importante essere dalla stessa parte, club compresi. Faremo del nostro meglio per mettere la nazionale nelle condizioni migliori". Lo stesso atteggiamento della Lega, che valuta ogni possibilità per “cedere” il prima possibile i giocatori al ct e assecondare le esigenze azzurre. Anche se il percorso è reso stretto e impervio dagli accordi già firmati, oltre che dai calendari delle coppe.

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