Secondo quanto comunicato dalla federazione norvegese, il 27enne, che soffriva di pericardite, sarebbe stato trovato con l'apparecchio che riduce la quantità di ossigeno che arriva ai polmoni
25 dicembre - 17:46 - MILANO
Il biatleta norvegese Sivert Guttorm Bakken indossava una maschera ipossica per l'allenamento in quota quando è stato trovato morto lunedì a soli 27 anni in una stanza dell'Albergo Dolomiti del Passo di Lavazè, in Trentino. La notizia è stata data dalla federazione norvegese di biathlon, che ha dichiarato come "le circostanze relative all'acquisizione e all'uso di questa maschera sono attualmente sconosciute". Nel comunicato si legge che l'autopsia dell'atleta verrà eseguita in Italia nei prossimi giorni, con i familiari di Bakken che sono in contatto con la polizia locale. "La polizia e la scientifica chiariranno l'andamento degli eventi e la causa del decesso. Non appena avremo ulteriori informazioni, informeremo i media", ha dichiarato la federazione.
pericardite
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Bakken nel 2023 era stato costretto a fermarsi dall'attività agonistica a causa di una pericardite, ma dopo quasi due anni di stop era tornato protagonista in Coppa del Mondo con quella che è la nazione leader del movimento maschile internazionale. La "Elevation Training Mask", conosciuta con l'acronimo Etm, è un dispositivo che si sta diffondendo presso gli atleti e che permette di ridurre fino a 6-10 volte il passaggio di ossigeno alla bocca per - secondo le indicazioni di chi le produce e le commercializza anche sul web - migliorare le capacità respiratorie, aumentare la capacità polmonare e la resistenza in ipossia, una sorta di soffocamento regolabile. Uno strumento che però resta controverso e che a quanto pare non è affatto immune da rischi per chi lo indossa.
La Gazzetta dello Sport
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