Atteso oggi il primo bollettino medico per il ginnasta caduto mercoledì durante l'esercizio alle Universiadi a Essen e operato al collo
Forza “Bonni”. Il messaggio di incoraggiamento arriva forte e chiaro dall’Accademia nazionale della ginnastica artistica di Milano. Qui alle prime ore del mattino si sono ritrovati per allenarsi alcuni dei migliori ginnasti italiani, ancora increduli per quanto accaduto mercoledì al compagno Lorenzo Bonicelli, il 23enne di Abbadia Lariana (Lecco) caduto malamente sulla testa all’uscita dagli anelli durante il concorso generale delle Universiadi estive di Essen, in Germania. Il primo a soccorrerlo è stato il tecnico Roberto Germani, senza perdere la calma lo ha di fatto immobilizzato, assicurandosi che non perdesse conoscenza. Dalle prime testimonianze, l’azzurro ha continuato a muovere gli arti superiori mentre veniva trasportato in ambulanza all’ospedale universitario della cittadina tedesca per essere operato d’urgenza e poi stabilizzato in coma. È atteso per oggi un primo bollettino medico.
tenacia
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L’altra comunità comprensibilmente scossa dall’incidente è la Ghislanzoni Gal di Lecco, la palestra dove Lorenzo ha mosso i primi passi nel mondo della ginnastica e si è perfezionato a tal punto da diventare un prospetto d’interesse nazionale. I genitori e l’allenatore Paolo Quarto sono partiti immediatamente per la Germania, contando di poter restare vicini al giovane studente di Economia dell’Università digitale Mercatorum. Specialista alla sbarra, Bonicelli si era affacciato una prima volta alle gare internazionali nel 2017 partecipando alla Austrian Future Cup, ma si era dovuto fermare un anno più tardi per la frattura del femore. Altri avrebbero mollato, invece “Bonni” ce l’ha messa davvero tutta per rientrare e c’è riuscito in nove mesi, festeggiando il bronzo di squadra ai Mondiali giovanili di Gyor, in Ungheria. Come per tutti gli sportivi, gli anni della pandemia sono stati una pausa non richiesta, ma quando si è ripreso a gareggiare Lorenzo era lì, pronto a dare tutto, con la speranza di far parte della nazionale. L’ha sfiorata nel 2023, da riserva della squadra che ai Mondiali di Anversa ha conquistato il pass per i Giochi olimpici di Parigi, e anche l’estate scorsa era una delle due riserve olimpiche. Mai una parola fuori posto, solo e soltanto incoraggiamento per i compagni, gli scherzi, la voglia di fare gruppo.
la rincorsa
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L’ultimo allenamento collegiale era stato a metà maggio, per mettere a punto la squadra che avrebbe partecipato agli Europei di Lipsia: all’inizio Bonicelli era stato inserito tra i titolari, ma un problema a una spalla aveva finito per condizionarlo. Così è partito per le Universiadi, con le due rose tatuate ben in vista sui pettorali e con l’idea di far bene per strappare un posto - stavolta sì - ai prossimi Mondiali di fine ottobre a Giacarta. Tutta la squadra adesso fa il tifo e lo aspetta.