I primi rilievi sul Ponte evidenziati dalla Corte dei Conti, i dubbi e le richieste

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Perplessità, richieste di chiarimenti tecnici e procedurali. In 6 pagine fitte la Corte dei Conti aveva già espresso dubbi sulla delibera, al suo esame, con la quale il Cipess aveva dato il via libera al progetto del ponte sullo Stretto. Nel documento, che era stato inviato alla presidenza del Consiglio, il magistrato istruttore Valeria Franchi aveva ricostruito la tempistica dei diversi passaggi tra le amministrazioni e aveva chiesto chiarimenti anche procedurali e tecnici esprimendo molte "perplessità": si tratta dei nodi che hanno poi portato alla decisione di ieri, demandata all'organo collegiale della Corte. I rilievi finali, non ancora noti, saranno comunque indicati nelle motivazioni della magistratura contabile che si conosceranno tra 30 giorni.

La Corte già a settembre sottolineava "la necessità di acquisire chiarimenti ed elementi informativi" sulla delibera: "risulterebbe non compiutamente assolto l'onere di motivazione - scriveva - difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell'iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori". Nel primo esame della Corte dei Conti, veniva indicato che la delibera del Cipess "si appalesa più come una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali del procedimento che come una ponderazione delle risultanze di dette attività, sotto il profilo sia fattuale sia giuridico". Non convinceva la Corte neanche la procedura per trasmetterle gli atti (gli ormai famosi link che erano stati inviati) e inoltre: "Si chiedono chiarimenti anche con riferimento alla tempistica osservata per la trasmissione del provvedimento Mit-Mef con cui è stato assentito il terzo atto aggiuntivo".

"Parimenti - si leggeva nel documento - si chiedono chiarimenti in merito alle valutazioni svolte dal comitato in relazione all'efficacia della delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2025 con la quale è stata approvata la relazione relativa ai motivi imperativi di interesse pubblico; è stato preso atto dell'assenza di idonee alternative progettuali; è stata dichiarata la sussistenza di motivi imperativi di interesse pubblico legati alla "salute dell'uomo e sicurezza pubblica o relative conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente"". Inoltre "alla luce di recenti notizie di stampa si chiedono aggiornamenti in merito all'interlocuzione che sembra avviata, sul punto, con la Commissione europea".

Sugli oneri del piano economico la Corte incalzava: "Perplessità si manifestano, inoltre, in merito al disallineamento tra l'importo asseverato dalla società Kpmg in data 25 luglio 2025 - quantificato in euro 10.481.500.000 - e quello di euro 10.508.820.773 attestato nel quadro economico approvato il 6 agosto 2025. Si chiedono chiarimenti".

Dito puntato anche su aspetti tecnici: "Quanto alle stime di traffico - al piano tariffario di cui allo studio redatto dalla TPlan Consulting - poste a fondamento del Pef si chiedono chiarimenti in ordine alle valutazioni svolte da codesto Comitato in merito alle modalità di scelta della predetta società di consulenza e agli esiti di detto studio anche in relazione agli approfondimenti istruttori svolti in occasione della riunione preparatoria del Cipess".

Tra gli aspetti procedurali si metteva in evidenza anche che "in via generale, con riferimento alla fase progettuale, si osserva che non risulta in atti il parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici (voto 220 del 1997). Codesto Comitato vorrà integrare la documentazione in conformità non essendo reperibile sul sito istituzionale".

Per la parte economica si chiedevano, fra l'altro, "chiarimenti in merito ai costi della sicurezza e all'incremento registrato nel 2011 (euro 206.521.286) rispetto a quanto attestato nel progetto preliminare (euro 97.244.007); agli importi relativi ai Servizi di ingegneria e attività di monitoraggio attestati in euro 340.847.456 a fronte dei diversi importi di cui al progetto preliminare (euro 235.529.054) e di cui al progetto definitivo 2011 (euro 355. 485.039); alle voci che concorrono a determinare gli importi relativi ad "acquisizione a qualunque titolo degli immobili - risoluzioni interferenze a carico enti gestori"; agli importi relativi alle "Opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale" attestati in euro 266.977.084 a fronte dei diversi importi di cui al progetto preliminare (euro 130.000.00 come attestato nel relativo quadro economico) e di cui al progetto definitivo 2011 (euro 168.285.000).

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