"I nuovi devono crescere, ma non c'è tempo": le parole di Conte e le seconde linee in difficoltà

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In estate si parlava dei 150 milioni spesi sul mercato. Col Torino la squadra ha dovuto cambiare sei giocatori e ha fatto fatica. Servono delle riserve pronte e ritrovare anche Lorenzo Lucca

Salvatore Malfitano

19 ottobre - 16:16 - NAPOLI

Adesso quelle parole di Antonio Conte risuonano in modo diverso. Un mese fa, dopo la sofferta vittoria sul Pisa per 3-2, l'allenatore aveva messo in guardia la critica dal definire il mercato del Napoli "importante". Ne aveva fatto una questione anche di cifre, 150 milioni di euro per nove innesti significava una media di investimento bassa, per quanto comunque i calciatori non possano essere giudicati dal costo del cartellino. Ad esempio De Bruyne, arrivato a parametro zero, non è di certo un brocco. Nella stessa occasione, Conte aveva parlato anche di come la crescita della squadra passasse inevitabilmente dal miglioramento e dal consolidamento degli acquisti estivi. E lo ha ripetuto ieri, dopo la sconfitta con il Torino, come se in qualche modo si aspettasse che presto o tardi sarebbe accaduta una partita come questa.

ricambio totale

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Nell'undici schierato ieri dal primo minuto, Conte si è dovuto affidare in larga parte ai giocatori che normalmente hanno meno spazio o che comunque non sono inquadrati come i titolari abituali. Fatta eccezione per il portiere, ruolo in cui le gerarchie tra Milinkovic-Savic (in campo ieri) e Meret sono altalenanti, nei dieci di movimento c'erano sei mosse obbligate: Juan Jesus e Beukema hanno sostituito Buongiorno e Rrahmani, Olivera ha rimpiazzato Politano con Spinazzola che ha giocato più alto, Gilmour in regia al posto di Lobotka, poi Neres e Lucca a fare le veci di McTominay e Hojlund. Il risultato negativo ha dato l'occasione a Conte di ribadire il concetto. "Dobbiamo pensare a lavorare, la nostra stagione passa per la crescita dei nuovi arrivati e sarà molto importante, ci troveremo ad affrontare una partita ogni tre giorni e non c’è tempo. Bisogna giocare e migliorare ogni volta, devo avere anche la pazienza di vedere questi passi in avanti".

staffetta

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Lucca è sceso in campo in tutte le sette partite di campionato, in tre occasioni partendo titolare. Tuttavia, ha segnato soltanto un gol contro il Pisa in 285 minuti di impiego. Ieri poi il destino si è divertito a metterci del suo. Il giustiziere del Napoli è stato Giovanni Simeone, che negli ultimi tre anni aveva proprio ricoperto il ruolo di Lucca, quello del centravanti di scorta. Conte ha voluto l'ex Udinese perché rispecchia di più certe caratteristiche, essendo una punta più strutturata da un punto di vista fisico. Finora, però, le risposte sono poco entusiasmanti. E l'sos di Conte risuona. "Non c'è tempo".

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