Il titolo fra i team indipendenti dietro alla Ducati ufficiale e davanti al team VR46, insieme alla crescita di Alex Marquez (due fratelli in testa al mondiale sono una cosa straordinaria e che non si vedeva da quarant'anni) fra i motivi più salienti della stagione attuale
Mario Salvini
28 ottobre - 10:19 - MILANO
L’inizio non può che essere l’elogio del Team Gresini. Che nel fine settimana in Malesia ha certificato ben tre Verdetti notevoli, nessuno dei quali era scontato ad inizio stagione. Forse nemmeno così probabile. Il primo è il titolo per i team indipendenti. Con 599 punti la squadra romagnola è seconda nel Mondiale, dietro solo alla Ducati ufficiale, e davanti all’altra compagine che viaggia sulle Desmo, vale a dire la VR46 di Valentino Rossi e Uccio Salucci. Un risultato senza dubbio notevole. Così come lo è quello di Alex Marquez: il secondo posto che il fratellino minore del campione del mondo ha assicurato aritmeticamente in Malesia. Per qualche gran premio, ultimamente, Alex era sembrato un poco sottotono, rispetto alla prima metà abbondante di stagione così scoppiettante. Forse, consapevole di non poter ambire al risultato grosso, al titolo Mondiale verso il quale era lanciato il fratellone, ha fatto un po’ di calcoli per cercare di non rovinare tutto. E adesso che Marc non c’è più ecco che come per incanto Alex è tornato a stare davanti. Sapere di essere ormai prossimo alla certezza del secondo posto gli ha permesso di correre più tranquillo. E di andare a completare un risultato di famiglia che non ha precedenti nella storia: due fratelli ai primi due posti del Mondiale è qualcosa di veramente pazzesco. La sola impresa che gli si può avvicinare risale a 40 anni fa esatti, al campionato Cart 1985, l’antesignano dell’attuale Indy Car: lo vinse Al Unser Sr. con un solo punto di vantaggio su Al Unser Jr., suo figlio.







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