Hermoso e Celik al top, Pellegrini è super: come cresce la Roma di Gasperini

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Migliorano le valutazioni di quasi tutti i giallorossi. Bene pure Cristante, Mancini e Koné. Male Dovbyk

Andrea Pugliese

Giornalista

13 novembre - 12:21 - ROMA

Possiamo anche chiamarlo “effetto Gasp”. Perché poi, alla fine, è proprio la mano dell’attuale allenatore giallorosso a fare davvero la differenza. Così tanto che quasi tutti i giocatori della Roma hanno visto migliorare le loro prestazioni rispetto a quelle della scorsa stagione. Per capirlo si possono prendere in considerazione tanti parametri, ad iniziare da dati “sensibili” come gol, assist, contrasti e recuperi difensivi. Ma anche sponde, palle perse e recuperate, verticalizzazioni, duelli o passaggi chiave. Insomma, tutti quei dati - appunto - che portano alla valutazione generale di un giocatore. Che poi si traduce anche in un voto ed in una pagella. Ecco, anche dal punto di vista della media-voto quasi tutti i giocatori della Roma hanno vissuto un “upgrade”, un sensibile miglioramento. È l’effetto-Gasp, la mano di un allenatore che sta migliorando una squadra dal punto di vista generale e anche individuale. E considerando quanto di buono aveva fatto Claudio Ranieri nella scorsa stagione (rimediando, almeno in parte, alle valutazioni vissute con De Rossi e Juric), il tutto non era affatto facile.

i top

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Insomma, rispetto alla scorsa stagione quasi tutti i giocatori della Roma sono migliorati. E anche assai. Il caso più eclatante - anche in considerazione del valore dei singoli giocatori - è quello di Lorenzo Pellegrini, l’ex capitano giallorosso, che è passato da 5,70 a 6,50, una crescita legata anche ad una ritrovata condizione fisica che ha riportato Pelle a un ruolo da protagonista. In realtà, però, il giocatore ad avere avuto la crescita maggiore è un altro, Mario Hermoso, passato da 5,12 a 6,22, ma lo spagnolo nella scorsa stagione ha salutato tutti a gennaio (andando in prestito al Bayer Leverkusen) e in precedenza aveva giocato solo 8 partite di campionato, di cui appena 4 “valutabili”. Ecco perché la crescita di Pellegrini è più netta di quella di Hermoso. Meglio di Pellegrini, in realtà, ci sarebbe anche Celik, che oggi gira a 6,44 e lo scorso anno era a 5,61. Il turco con Gasp sembra un altro giocatore, anche nel ruolo di quinto, dove prima aveva sempre fatto fatica.

gli altri

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Ampio anche il miglioramento di Cristante, che ha ritrovato l’uomo che lo valorizzò a Bergamo (dove nel 2017/18 segnò addirittura 12 reti) e che nell’economia del gioco della Roma non è mai stato così centrale e fondamentale come oggi. In crescita, anche se lieve rispetto agli altri, pure Svilar (+0.09), Mancini (+0,11), Koné (+0,22) e Soulé (+0,08). Ma la loro crescita è meno evidente, perché questi quattro avevano avuto prestazioni molto alte pure nel corso della scorsa stagione, Per loro, di fatto, era importante ripetersi ed invece sono riusciti anche ad aggiungere qualcosa alle loro prestazioni. In realtà c’è anche un altro giocatore che è cresciuto sensibilmente ed è Devyne Rensch, passato da 5,77 a 6,50. Solo che l’olandese lo scorso anno ha inanellato una serie di brutte prestazioni (da gennaio in poi e, cioè, da quando è sbarcato a Roma) mentre quest’anno il voto alto nasce dalle due gare contro Lazio e Fiorentina, le uniche due partite in cui è stato valutato.

in ribasso

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Chi invece ha perso qualcosa è Dybala, il cui rendimento resta però sempre ottimo (da 6,52 la Joya è sceso a 6,38), mentre in calo ci sono Ndicka ( il cui rendimento è diventato anche insufficiente), Dovbyk, Angelino (condizionato dal problema fisico), Baldanzi ed El Shaarawy. Per tutti questi la speranza è che l’effetto-Gasp si allarghi presto e li faccia tornare al rendimento della scorsa stagione.

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