L’infortunio dell’islandese è da valutare, Pioli valuta nuovo assetto di centrocampo
La forza del Napoli, l’incertezza su Gudmundsson e un’idea che nella Fiorentina sta iniziando a decollare: proporre una formazione con un centrocampista in più e rafforzare una zona nevralgica, ridisegnando la squadra con più “affollamento” in mezzo in una sorta di 3-5-2, anche se Stefano Pioli non ama parlare di moduli. Come sempre l’importanza sarà data ai principi di gioco, ma l’obiettivo è cercare di arginare gli uomini di Antonio Conte, fortissimi per fisico e per qualità.
Di più in mezzo
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Schierare un centrocampista in più è una delle possibilità più accreditate e provate nel corso della settimana. La sosta è stata utile per capire l’assetto, anche se mancavano otto nazionali. Un’ipotesi è quella di Nicolussi Caviglia come regista e per l’ex Venezia sarebbe l’esordio assoluto in viola perché a Torino contro i granata era appena arrivato e si è scaldato senza poi entrare. Questa volta spera di essere in campo dal primo minuto nel ruolo di regista che gli si addice e che contemporaneamente “libera” Nicolò Fagioli. L’ex Juventus a quel punto passerebbe mezzala, ruolo che gli è più congeniale e dove trova la sua comfort zone. Pioli lo ha provato regista in questo inizio di stagione ma tutti hanno la consapevolezza che renda meglio come mezzala e con l’arrivo di Nicolussi Caviglia diventa possibile. L’altro posto potrebbe essere occupato da Mandragora che, come gli altri due compagni, è rimasto a lavorare al Viola Park, a differenza di Sohm, chiamato dalla sua Svizzera. Stessa cosa si può dire per Cher Ndour che è in Under 21 e quindi non è stato ovviamente provato. Pioli lo ha però utilizzato con continuità nelle prime uscite stagionali e ha caratteristiche che piacciono al tecnico. Certo deve crescere ma può essere una soluzione, questa volta probabilmente in corsa. Tutto può ancora succedere e le idee non mancano. La vera sfida sarà trovare l’equilibrio, anche perché la Fiorentina ha una gran voglia di ben figurare nell’esordio casalingo stagionale e il Napoli misurerà la brillantezza dei viola e in parte anche le loro ambizioni.
Gud ad oggi
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Le condizioni di Gudmundsson sono incerte causa un infortunio che lo ha costretto a uscire, dopo aver segnato, durante Islanda-Azerbaigian e a tornare in anticipo a Firenze. La sua presenza rimane in dubbio per la sfida al Napoli e non perché sia qualcosa di grave, ma perché se la logica di non rischiare è stata valida in Nazionale, lo è anche ora nel club. Oggi sarà la giornata decisiva per sapere qualcosa in più sulle condizioni della sua caviglia perché verrà visitato e poi sottoposto ad accertamenti, se si rendessero necessari. Ieri il calciatore è rientrato dall’Islanda nel tardo pomeriggio e qualsiasi comunicazione è stata rimandata a oggi.
Capitolo attaccanti
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Gudmundsson può essere sostituito in più modi. Il primo è scavalcare direttamente i trequartisti e schierare come detto il centrocampo a cinque con due punte ovvero Piccoli e Kean. L’alternativa è inserire Dzeko con uno dei due oppure dare spazio a Fazzini alle spalle del centravanti in un 3-5-1-1. C’è curiosità in città per vedere l’ex Empoli in campo: è un vero jolly che si allena bene e può diventare l’ago della bilancia, ma ancora il connettore fra centrocampo e attacco, come trequartista o mezzala di qualità. È un’ottima opportunità per lui che sta lavorando al Viola Park in questi giorni di sosta e cercando di assorbire al meglio tutte le indicazioni di Pioli. Quando è stato utilizzato ha dato sempre risposte positive e ha già conquistato la città per la sua fame e per l’attaccamento ai colori viola.