Giuliano Peparini: "porto in scena l'Iliade ambientata in un carcere di massima sicurezza"

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Il debutto a Siracusa il 4 luglio, a chiusura delle rappresentazioni classiche, con Vinicio Marchione oltre 80 artisti, tra i quali gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e della Peparini Academy.

Il coreografo e regista Giuliano Peparini  - (Ftg-Ipa) Il coreografo e regista Giuliano Peparini - (Ftg-Ipa)

13 marzo 2025 | 18.34

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"L'Iliade riveduta e corretta ambientata in una carcere di massima sicurezza, tra i detenuti per ricondurre il grande poema epico all'oggi. Si parla di guerra, di un conflitto senza fine, ma si parla anche dell'umano, di tragedie e di speranze. Come nell'Iliade con Achille, Ettore, Priamo, anche tra i detenuti ci sono gerarchie da rispettare, si lotta, si combatte, e alcune volte l'esistenza sembra non offrirti vie d'uscita". Con queste parole il regista e coreografo Giuliano Peparini ha presentato il suo ultimo spettacolo 'l'Iliade' che chiuderà il 4 luglio (con repliche fino al 6) la 60esima Stagione delle rappresentazioni classiche di Siracusa.

L'opera, su testi scelti e tradotti da Francesco Morosi e musiche di Beppe Vessicchio, è coprodotta con il Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, vedrà protagonista l'attore Vinicio Marchione e coinvolgerà oltre 80 artisti, tra i quali anche gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e della Peparini Academy.

"Felice di debuttare con l' 'Iliade' - ha proseguito Peparini - Ogni spettacolo è per me confronto e nuova scoperta. E' eccitante far convivere tutte le arti all'interno di un'opera. Spero di poter condurre il pubblico in questo mio nuovo viaggio".

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