Giochi, Mondiali e... Il 2026 da sogno dello sport: il calendario degli eventi più attesi

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Calcio - Mondiale Canada/Messico/Usa

Il Mondiale delle prime volte. Il primo con quarantotto finaliste. Il primo organizzato addirittura da tre paesi (ma nel 2030 gli ospitanti saranno sei). Il primo con 104 partite, dall’inaugurale Messico-Sud Africa dell’11 giugno alla finalissima del 19 luglio a East Rutherford, nel New Jersey. Il primo con un montepremi di oltre 700 milioni di dollari (erano 440 quattro anni fa): ai campioni 56,5 milioni, alle eliminate nel gruppo ben 10,5. 

Azzurri in bilico Si spera che Canada-Messico-Usa 2025 non sia anche il terzo di fila senza l’Italia quattro volte campione del mondo, nobile un po’ decaduta. Sarebbe il più triste dei primati. Ma questo lo scopriremo soltanto tra il 26 e il 31 marzo, quando gli azzurri giocheranno ancora una volta i playoff europei per conquistare uno degli ultimi quattro posti continentali disponibili. L’Irlanda del Nord è la nostra rivale in semifinale (si gioca Bergamo). Vincendo, finale in casa del Galles o della Bosnia. 

Tre favorite Le altre grandi sono invece già tutte con il biglietto in mano. Francia, Argentina (le due finaliste del 2022) e Spagna le grandi favorite del torneo. I bleus di Deschamps hanno un serbatoio inesauribile che non sempre esprime le grandi potenzialità, ma con Mbappé possono risolvere la situazione in qualsiasi momento. Gli spagnoli di De la Fuente propongono il gioco più elegante e organizzato nel quale Yamal offre fantastiche variazioni individuali. I campioni in carica di Scaloni sublimano tecnica e grinta sudamericane nel nome del divino Messi. 

Le inseguitrici Si candidano all’inseguimento delle tre big l’Inghilterra di Kane e Bellingham, il Portogallo di CR7, il Brasile al quale Ancelotti cercherà di restituire un’identità vincente, e la Germania (in crescita) di Nagelsmann. Outsider: sicuramente la Norvegia di Haaland che ha giustiziato l’Italia nel gruppo di qualificazione, 3-0 a Oslo, ct Spalletti, 4-1 a San Siro. Sono tutti curiosi di capire che la sensazione di travolgente superiorità trascenda il valore degli avversari. Tra le possibili sorprese, anche Marocco, Ecuador e Colombia. Quattro deb finora: Uzbekistan, Curaçao, Capo Verde, Giordania. 

Un po’ d’Italia Aspettando Gattuso, al Mondiale andranno di sicuro due ct italiani: oltre ad Ancelotti c’è infatti Cannavaro, selezionatore dell’Uzbekistan che l’ha scelto dopo essersi assicurato la qualificazione. Potrebbe aggiungersi uno tra Montella (Turchia) e Calzona (Slovacchia), finiti nello stesso mini-tabellone dei playoff. 

Successione al trono Forse è un record anche l’infinito testa a testa tra Messi e Ronaldo. Il Qatar doveva essere il loro ultimo Mondiale e invece i fenomeni degli ultimi due decenni sono ancora al centro del mondo, sebbene lontani dal grande calcio di club, l’argentino negli Usa e il portoghese in Arabia Saudita. Minacciano il loro potere i francesi Mbappé e Dembelé, lo spagnolo Yamal, il norvegese Haaland, senza dimenticare l’eterno croato Modric, quasi 41 anni il giorno della finale. Ma una vera e propria successione non c’è ancora stata. 

La formula Le quarantotto squadre della ventitreesima fase finale della storia saranno divise in dodici gruppi da quattro ciascuno. Ai sedicesimi le prime due di ogni girone, più le otto migliori terze. Se qualificata, l’Italia giocherebbe un gruppo non impossibile con Canada (a Toronto), Svizzera (Los Angeles) e Qatar (Seattle). Le partite si svolgeranno in 14 orari italiani diversi, dalle 18 di pomeriggio alle 6 di mattina. Finale alle nostre 21.

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