L'allenatore ha risposto stizzito ad una domanda provocatoria sulla qualità dei calciatori convocati, puntando invece l'attenzione sullo spirito del gruppo
Eugenio D'Antonio
5 settembre 2025 (modifica il 5 settembre 2025 | 15:32)

La Germania esce sconfitta 2-0 dalla trasferta in Slovacchiacontro la squadra di Calzona e resta a zero punti nel girone di qualificazione mondiale. Il match è stato deciso con un gol per tempo da parte dei padroni di casa, prima con Hancko e poi con Strelec. Al termine del match, il ct Julian Nagelsmann ha voluto chiarire il suo pensiero, puntando meno sulla tecnica e più sull’aspetto emotivo e caratteriale.
Nagelsmann: “La qualità non basta più”
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In conferenza stampa, Nagelsmann ha risposto con decisione a chi gli chiedeva se la sconfitta fosse legata alla mancanza di qualità nei convocati. "Non voglio più sentire parlare di qualità", ha risposto a tono il ct della Germania. "Oggi in campo c’erano i migliori giocatori della Germania, forse a casa ce ne sono due o tre, ma non posso convocare tutti. Quello che è mancato non è la tecnica, ma le emozioni. Forse avremmo fatto meglio con atleti meno talentuosi ma più disposti a dare tutto".
Un messaggio diretto, che sposta il dibattito dalla forza individuale alla capacità collettiva di lottare e trasmettere energia. Nagelsmann ha poi confermato la sua fiducia nel gruppo, ma senza nascondere la pressione: "Abbiamo ancora cinque partite e dobbiamo vincerle tutte, con ampio margine, altrimenti rischiamo i playoff".
Il tecnico ha anche rivelato che nello spogliatoio sono già emerse discussioni accese tra i giocatori: "È giusto così, la motivazione deve partire da loro. Noi allenatori possiamo guidare, ma lo spirito deve nascere dall’interno e arrivare fino ai tifosi". Infine, ha respinto l’idea di essere in difficoltà: "Non sto smantellando niente, il confronto è interno. Non sono in crisi, ma ci sono molte cose da discutere".
Le parole del ct aprono un nuovo scenario: la Germania dovrà ritrovare compattezza e intensità se vuole evitare un cammino complicato verso il Mondiale.