"Siamo parte del nostro popolo. È
molto emozionante, ma il calcio deve restare separato da ciò che
accade fuori. Il nostro compito è pensare solo al campo, per
cercare di portare felicità e orgoglio al nostro Paese". Lo ha
detto Ben-Shimon, tecnico di Israele, in conferenza stampa alla
vigilia della sfida con gli Azzurri, valida per le
qualificazioni al Mondiale 2026, sull' accordo di pace.
Il commissario tecnico ha poi ammesso le difficoltà di
preparare gare in un contesto segnato dalla guerra, giocando in
campo neutro le sfide casalinghe: "È molto complicato. Vorremmo
giocare davanti al nostro pubblico, ma cerchiamo di concentrarci
su ciò che abbiamo e possiamo controllare. Alla fine, contano i
risultati". Poi Ben-Shimon ha parlato delle emozioni provate
stamani davanti al televisore per il ritorno a casa degli
ostaggi: "Siamo stati tutti insieme, abbracciati. Ci siamo
svegliati tutti presto per assistere a questo momento storico.
Come una madre che riabbraccia un figlio. È una giornata che
ricorderemo per tutta la vita. Abbiamo deciso come Nazionale di
fermarci un momento, guardare la TV e vivere quell'emozione. Ma
poi abbiamo scelto anche di concentrarci sul calcio. Dobbiamo
essere professionisti".
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