Gay (Ui), obiettivo 3% non sia giustificazione per non agire

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"Occorre fare attenzione. Il rispetto dei vincoli comunitari non deve diventare il motivo per non fare. Perché l'obiettivo del 3% non può essere la giustificazione per non agire", anche perché "una crescita dello 0,5% non è una vera crescita". Lo ha sottolineato, parlando della Legge di Bilancio, il presidente dell'Unione degli industriali di Torino, Marco Gay, nella sua relazione in occasione dell'assemblea annuale.
    Gay nel suo intervento ha sottolineato la linea di responsabilità nella politica economica e ha spiegato come gli "equilibri di finanza pubblica non si tengono senza investimenti e senza crescita", puntando il dito verso il recupero dell'evasione fiscale come leva su cui agire, insieme all'evoluzione tecnologica, l'intelligenza artificiale e il costo dell'energia che "resta un nodo cruciale" su cui servono una politica che valorizzi un mix di risorse, compreso il nucleare.
    Gay dopo avere rimarcato il ruolo centrale dell'industria, "il cuore dell'economia", che vale 510 miliardi di euro pari al 23,4% del Pil nazionale e a Torino si sale al 26%, ha chiesto alla platea: "Vogliamo essere ambiziosi o continuare a difenderci? Dobbiamo decidere che risposta dare a questa domanda. Fare scelte coraggiose serve a creare valore per tutti i cittadini, quelli di oggi e quelli di domani", ha concluso.
   
   

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