
intervista
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Dopo due mesi di preparazione tra altura, galleria del vento e velodromo, Pippo Ganna torna alle gare con il Giro del Belgio, poi Campionati Italiani, Tour de France e quasi certamente anche la Vuelta. L’obiettivo? Vincere in tutti i grandi giri e cercare un tricolore in linea
P er poco più di due mesi – dall’indomani della Parigi-Roubaix di domenica 13 aprile - non ha più indossato un dorsale ufficiale, ma Filippo Ganna è stato tutt’altro che fermo. Che sia stato in altura, al Teide oppure ai quasi 3000 metri del rifugio Maroli a Macugnaga, alla galleria del vento del Politecnico di Milano oppure al velodromo di Montichiari, il nostro gigante ha pedalato, pedalato, pedalato, tenendo come stella polare sempre la ricerca dell’eccellenza e la voglia di migliorarsi ulteriormente. Oggi riparte dal Giro del Belgio (cinque tappe, venerdì una crono di 9,6 km), poi prima del Tour de France lo attendono entrambi i campionati italiani in Friuli-Venezia Giulia, mentre dopo la Boucle c’è all’orizzonte anche la Vuelta, che scatta per la prima volta nella storia dal suo Piemonte. Una estate calda quella di Filippo, con un pensiero su tutti, che è quello di "lasciare il segno".