Guida allo squeeze play. Come e quando farlo

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Esistono molte situazioni nelle quali possiamo fare profitto nel lungo periodo con dei contro-rilanci preflop. La metodologia più conosciuta è lo squeeze play che si verifica in determinate situazioni. Attenzione però a bilanciare bene: anche i vostri avversari conoscono questa tecnica e le relative contromisure

Le dinamiche preflop sono sicuramente quelle più studiate: la tipologia di giocatore dipende spesso da come ci comportiamo prima delle prime carte comuni. A livello di strategia non si può non conoscere lo squeeze play. Vediamo cos'è e come si attua

ACTION PRE-FLOP E POSIZIONI

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Esistono svariati motivi per rilanciare, chiamare o contro-rilanciare nel preflop. Consideriamo sempre tutte le variabili: immagine al tavolo, size e posizione. Ovviamente conoscere il livello post-flop dei nostri avversari è altrettanto importante dato che spesso vogliamo rappresentare forza prima delle prime tre carte comuni, salvo poi non sapere bene cosa fare soprattutto in presenza di board connessi o scary cards. Sappiamo altrettanto bene quanto sia importante giocare in posizione Non è un segreto e quindi anche i nostri avversari potrebbero interpretare il nostro rilancio (o contro-rilancio) come un mix di forza o bluff posizionale. Ci sono però momenti nei quali esiste tanta "dead money" ovvero giocatori che hanno messo chips nel piatto "in attesa" di capire cosa possa regalare il flop. Questo genere di giocata può essere "spazzata via" aggredendo un po'

SQUEEZE PLAY: COS'E' E COME SI FA

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La condizione necessaria per attuare uno squeeze play è che prima del nostro turno ci sia stato un raise e almeno un call. Prima di fare azione quindi, sappiamo già che teoricamente ci sarebbero almeno due giocatori a vedere il flop. Soffermiamoci per un attimo sull'azione del secondo giocatore, quello che chiama: il primo rilancia e può avere davvero tutto. Perché il secondo si limita al call senza controrilanciare? Le motivazioni sono molteplici e possiamo anche aggiungere quasi tutte giustificabili. Aumentiamo i presenti: rasie da UTG+1, call di cutoff e call del bottone. Qualcuno sta probabilmente andando a pesca di un flop favorevole. Perché regalarlo? Perché da grande buio non piazziamo un bel re-raise (ovvero una 3-bet) per togliere o ridurre la concorrenza? Piazzando la 3-bet abbiamo effettuato uno squeeze play fuori posizione. La stessa cosa avrebbe potuto farla bottone: raise, call e squeeze questa volta in posizione. Il primo giocatore potrebbe essere il più problematico: senza una mano decente però rischia di tirare in mezzo un terzo player, cosa non sempre favorevole. Gli altri due invece dovrebbero avere mani piuttosto marginali. Chiamare una 3-bet non è magari nelle loro corde. Risultato? Abbiamo spaventato non poco e ci siamo vinti un piatto preflop senza grossi problemi

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