Emissioni di CO2, auto termiche, ibride ed elettriche. Confronto da produzione a uso

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Secondo l'analisi dell'International Council on Clean Transportation, nel proprio ciclo di vita un'auto elettrica immatricolata oggi in Europa emetterà un quarto della CO2 rispetto a un equivalente termico

Lorenzo Baroni

Giornalista

30 luglio - 08:50 - MILANO

Quando si parla di impatto ambientale di automobili elettriche, va sempre tenuto in considerazione che, al di là dell'assenza di emissioni dallo scarico, vi è comunque un "costo" ecologico dietro la produzione e l'alimentazione tramite energia elettrica della vettura. Un approccio che, invece, non sempre viene applicato nel quantificare l'impatto ambientale di vetture con motorizzazioni termiche o ibride, per le quali ci si limita spesso alle emissioni di CO2 dallo scarico. Un recente studio dell'International Council on Clean Transportation, invece, ha messo a confronto entrambe le motorizzazioni, più l'idrogeno, per delineare un quadro che parte dalla produzione delle vetture e del carburante e arriva alla circolazione effettiva. Riportiamo i risultati dello studio datato 9 luglio 2025. 

auto elettriche

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Secondo l'Icct, un'auto elettrica acquistata nel 2025 emetterà nel proprio ciclo di vita circa un quarto delle emissioni di CO2 rispetto a una coetanea vettura termica (-73%). Questo considerando anche l'impatto della produzione di carburante ed elettricità, oltre a quello del processo produttivo della vettura. Quest'ultimo risulta più "gravoso" nel caso delle elettriche: si registra un valore di emissioni di CO2 superiore del 40% rispetto a quello di un'analoga vettura termica. Grazie al mix energetico europeo attuale, tuttavia, il punto di pareggio in fatto di emissioni di CO2 secondo l'Icct si raggiungerebbe dopo aver percorso 17.000 km. Questo perché l'impatto dovuto alla circolazione con energia elettrica proveniente dalla rete europea ha un impatto marcatamente più basso rispetto a quello del carburante, considerando non solo la combustione ma anche il processo produttivo di benzina e gasolio. Un impatto destinato a ridursi ulteriormente con l'evoluzione del mix energetico europeo, per il quale si prevede già nel 2025 una composizione rinnovabile al 56%, mentre entro il 2045 secondo le stime dell'Icct si arriverà all'84% del totale. Con il mix energetico attuale, quindi, l'Icct stima che complessivamente l'impatto ambientale di una vettura elettrica in termini di emissioni CO2 sia pari a circa 65 g/km, che scenderebbe poco sopra la soglia dei 50 g/km con un mix totalmente rinnovabile. 

Auto termiche

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Per quantificare l'impatto ambientale, in termini delle sole emissioni di CO2 di ciclo di vita, delle vetture puramente endotermiche, l'Icct utilizza la metrica dei grammi di CO2 emessi per km percorso. Sommando quindi le emissioni prodotte dallo scarico a quelle dovute alla produzione di vetture e carburanti per alimentarle, "spalmate" sull'intera vita della vettura. Quasi analogo, con questo procedimento, il valore indicativo delle auto alimentate a benzina o a diesel, anche biocarburanti e biodiesel: siamo a quota 250 g/km di CO2 emessa. Leggermente più contenuto l'impatto di veicoli a gas naturale (Gpl), fermo attorno ai 205 g/km principalmente per via del minore impatto dovuto alla produzione del carburante.  

auto ibride full e plug-in

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L'Icct ha applicato il medesimo approccio anche alle vetture ibride, facendo distinzione tra "full hybrid" e "plug-in hybrid", ovvero rispettivamente ibridi senza o con possibilità di ricarica. Il risultato è un monte emissioni più basso, sui 180 g/km per le ibride non ricaricabili e sui 165 g/km per le ibride ricaricabili. Principale responsabile del calo di emissioni di CO2 è il minore consumo di carburante. Un risultato che l'Icct non ritiene sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi sul clima, perché la differenza di emissioni rispetto alle termiche "pure" secondo gli studi non supera il 30%. E questo anche perché i veicoli ibridi plug-in vengono utilizzati a motore termico acceso per intervalli di tempo più lunghi rispetto a quelli inizialmente previsti. 

Auto a idrogeno

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Gli studi dell'Icct hanno interessato anche le vetture fuel cell alimentate a idrogeno. Ne emerge che a fare la differenza è soprattutto il modo in cui l'idrogeno immagazzinato nelle bombole viene prodotto. Se infatti si utilizza il classico processo di steam reforming dal metano, l'impatto del ciclo vita si attesta sui 170 g/km di CO2, paragonabile quindi a una vettura ibrida plug-in, mentre crolla se l'idrogeno viene prodotto tramite processi sostenibili. Al punto che l'impatto in termini di emissioni CO2 per auto alimentate a idrogeno "verde" può risultare persino inferiore rispetto a quello delle vetture elettriche tradizionali, con una piccola differenza dovuta al minore impatto riconducibile alla produzione dei serbatoi rispetto a quello delle batterie. Se le Bev classiche si trovano sui 65 g/km con l'attuale mix energetico e scenderanno poco sopra 50 g/km utilizzando un mix rinnovabile, l'auto a idrogeno "verde" potrebbe scendere poco sotto quota 50 g/km.  

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