Elkann e la Juve votano la fiducia, Tudor incontra Comolli. E crede nella conferma

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La proprietà è intenzionata a tenere il tecnico croato: decisivo il primo confronto col nuovo dg. Chiellini entra nell’area sportiva

Fabiana Della Valle

Giornalista

2 giugno - 11:11 - TORINO

Una telefonata allunga la vita. Quella partita dallo smartphone di proprietà di John Elkann e diretta a Igor Tudor ha avuto l’effetto di far salire in maniera esponenziale le quotazioni dell’attuale tecnico bianconero anche per la prossima stagione. Nel giorno in cui è stato ufficializzato il nuovo corso della Juventus, con l’ingresso in società di Damien Comolli e la conferma di un ruolo più centrale per Giorgio Chiellini, il grande capo della Signora ha votato la fiducia all’allenatore croato, che dopo una breve sosta oggi ricomincerà a lavorare alla Continassa in vista della partenza (14 giugno) per il Mondiale per Club. Un modo diretto per spegnere le voci degli ultimi giorni e per far capire a Tudor che può ancora giocarsi le sue chance di restare. 

Conferma

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D’altronde era stato lo stesso Elkann, ormai sempre più in prima linea nelle questioni che riguardano il grande amore degli Agnelli, la Juventus, a spendersi due mesi fa per riportare a casa l’ex difensore in una veste differente, quella dell’allenatore, dopo l’esonero di Thiago Motta. L’ad di Exor, la holding che controlla il club di famiglia, stavolta è sceso in campo per rassicurarlo affinché non si faccia condizionare dal toto nomi dell’ultimo periodo, che certamente il tecnico non può aver gradito. E’ un momento di grandi cambiamenti, ma questo non deve preoccuparlo perché l’idea di partenza della proprietà è andare avanti insieme a lui, per continuare il lavoro iniziato due mesi fa. Tudor ha un contratto fino al 2026, che si è rinnovato automaticamente con la qualificazione alla Champions, la Juventus però ha la possibilità di liberarsi entro fine luglio pagando una penale. In questo momento però, sfumati il sogno Conte e il piano B Gasperini, Tudor è diventato il più accreditato per la panchina della Signora, banalmente perché conosce già la squadra, che si è schierata tutta dalla sua parte e non vorrebbe cambiare un altro tecnico in pochi mesi. 

Primo faccia a faccia

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Oggi Igor incontrerà per la prima volta Comolli, che da mercoledì assumerà la carica di direttore generale (a riporto dell’ad Maurizio Scanavino), e il futuro dipenderà anche da quanto i due si piaceranno al primo impatto. Se non scatterà la scintilla allora la Signora potrebbe sì valutare altri profili per la panchina (Pioli in pole). La telefonata di Elkann è un ottimo biglietto da visita così come lo è il rapporto con Chiellini, che da capo delle relazioni internazionali e istituzionali è diventato “Director of football strategy” e lavorerà a stretto contatto con Comolli. "Sono felice e onorato di entrare a fare parte di una società unica, per storia, identità e prospettive. Metterò a disposizione la mia esperienza fin dal primo giorno con l’obiettivo di essere vincenti come deve essere la Juventus e come meritano i nostri tifosi", sono state le prime parole in bianco e nero del nuovo dg, che oltre alla responsabilità dell’area sportiva avrà quella delle direzioni marketing e commerciale. 

Ultimi tasselli

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Tutto questo nell’ottica di un processo di rafforzamento di una struttura organizzativa che ha subito profondi cambiamenti, dall’addio di Francesco Calvo (che andrà all’Aston Villa) a quello di Cristiano Giuntoli (che sta trattando la risoluzione consensuale con il club) e dei suoi collaboratori Pompilio e Stefanelli. Un organigramma destinato a diventare più corposo, dove mancano ancora un paio di tasselli, a cominciare dal direttore sportivo. In corsa c’è Ricky Massara, ex Milan, reduce da un’esperienza in Francia, al Rennes (si valutano anche profili stranieri), e a completare il mosaico è atteso Matteo Tognozzi (ex diesse del Granada ma con 6 anni di bianconero alle spalle) come capo dell’area scouting. Da oggi intanto si ricomincerà a parlare di campo, perché la stagione non è ancora finita: c’è un Mondiale per Club da affrontare negli Usa e la Juventus non vuole fare brutta figura. Tudor sa che è la sua grande opportunità per tenersi la Signora e non la sprecherà. 

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