Dopo il no in Coppa Davis, Sinner rimodula il suo calendario: Torino, poi la preparazione a Dubai. Prima dell'Australian Open, l'incontro a Seul che dovrebbe giocarsi il 10, non ancora noto il gettone per i due atleti
Un post in contemporanea su Instagram: “Ci vediamo in Corea!”. Un “Ciao Hyundaicard” in quello di Jannik Sinner, “Hola” invece per quello di Carlos Alcaraz. Indizi che fanno una prova: saranno i primi due giocatori di tennis al mondo a esibirsi a Seul in un Super Match, così si chiama l’evento che dovrebbe disputarsi all’Incheon Inspire Arena della capitale sudcoreana il 10 gennaio. Una specie di calcio d’inizio della stagione 2026 in cui Jannik Sinner, come ha detto a Vienna durante il media day, vuole proiettarsi il più presto possibile. Anche per questo, quindi, il campione di quattro Slam, che in Australia difenderà il titolo conquistato negli ultimi due anni, ha preferito non giocare la Coppa Davis che lo avrebbe impegnato fino (in caso di finale a Bologna) al 23 novembre. A firmare l’operazione è Hyundai Card, che rilancia così il vecchio “Super Match”: un evento che ha avuto precedenti illustri come Sharapova–Williams (2005), Federer–Nadal (2006), Federer–Sampras (2007), Djokovic–Roddick (2010). La scelta di riportare i primi due al mondo a sfidarsi sul territorio coreano ha un messaggio chiaro: anche Seul, come Riad (che domani annuncerà la nascita del Masters 1000 arabo tra due anni), vuole stare nella conversazione globale del tennis d’élite. Dalla Corea filtra che dettagli ufficiali su biglietti e orari saranno comunicati più avanti, ma è già caccia a un posto per il super match. La rivalità Sinner-Alcaraz, in un momento in cui il tennis langue di protagonisti, infiamma come i concerti delle più grandi rockstar. Una dimensione che esce dalle linee del campo e trova nuovi, ricchissimi, palcoscenici. Ma se di Riad e dei suoi montepremi si conosce quasi tutto, sul gettone sudcoreano ancora non si hanno notizie.
COSA FA SINNER
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La stagione di Jannik Sinner si chiuderà quindi dopo le Atp Finals di Torino, il 14 novembre. Un po’ di meritato riposo dopo una stagione comunque complicata dallo stop forzato di tre mesi per il caso Clostebol, e poi a Dubai. Sarà lì che Jannik farà la preparazione invernale, proprio come lo scorso anno. La struttura dovrebbe essere il Jumeirah che lo aveva ospitato già lo scorso anno e con lui ci sarà lo staff al completo tranne, forse, Darren Cahill. Il coach australiano, che dovrebbe confermare a giorni la sua permanenza in squadra, lo scorso anno lo ha aspettato il resto della squadra direttamente a Melbourne dove Sinner, per il secondo anno consecutivo, ha scelto di non giocare tornei Atp di avvicinamento preferendo allungare la off season. Questa volta i piani potrebbero cambiare, visto l’impegno di Seul la reunion dei Sinners potrebbe tenersi direttamente in Corea, dove Jannik potrebbe arrivare da Dubai con un volo di circa otto ore (più comodo delle quasi 12 che lo separerebbero da Melbourne) e ripartire subito direzione Australia avendo anche il tempo di adattarsi al clima e al fuso, con l’inizio del primo Slam del 2026 previsto per domenica 18. Incastri chirurgici che a questo punto escludono la ventilata possibilità che Sinner potesse giocare la Atp Cup, competizione per nazioni dell’Atp che apre la stagione australiana dal 2 al 11 gennaio.









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