Rispetto al croato Luciano ha inciso su più fronti: passaggi, lanci, tiri e contrasti. Ma ora serve lo scatto
L’entusiasmo serve, eccome. Ma non basta. Luciano Spalletti lo sa benissimo e infatti si è presentato alla porta della Juventus “bussando con i piedi”: tra le braccia un bello scatolone pieno di regali confezionati per l’occasione a Certaldo. Fiducia, aggressività, coraggio, consapevolezza ed entusiasmo, appunto. Alcuni doni li ha fatti scartare subito ai suoi nuovi calciatori, altri (vedi il modulo) si prepara a sfoggiarli al momento giusto, quando potrà anche spiegare a tutti come utilizzarli. L’obiettivo finale in casa della Signora resta ovviamente vincere, in senso allargato, ma finora i tre punti sono arrivati soltanto al varo in casa della Cremonese, racimolando poi due pareggi all’Allianz Stadium contro Sporting e Torino. Adesso in casa Juventus si respira un’aria nuova, è vero, ma il processo è soltanto all’inizio e quei cinque punti ottenuti nelle prime tre uscite spiegano quanto ancora ci sia da fare per allenatore e club.
Una nuova manovra
—
I numeri raccontano tanto di come la squadra ha cominciato a mutare i connotati con il cambio di guida tecnica. Il confronto tra la gestione di Igor Tudor e quella dell’ex commissario tecnico - seppure con dati ovviamente parziali con un campione così basso da esaminare - evidenzia alcune variazioni significative nei primi esperimenti di Spalletti, molte delle quali facilmente collegabili alla nuova filosofia di gioco. Visto l’obiettivo prefissato, poi, sarà l’allenatore a decidere se è questa la strada da seguire oppure no. I cambiamenti statistici più evidenti sono tutti ascrivibili alla manovra, appunto, al nuovo modo di gestire i possessi da parte della Juventus. Le prime tre partite della nuova gestione hanno per esempio macinato una media di ben 103 passaggi in più a partita, dieci lanci in più per ogni match e hanno visto anche un aumento di 28 verticalizzazioni in media. Certo, con così tanti palloni giocati in più (+15%) sono aumentate anche le palle perse (+7%), ma al momento il gioco sembra valere la candela. L’organismo ha ancora bisogno di metabolizzare le novità.
In attacco
—
Il gioco di Spalletti non ha però nessuna intenzione di essere fine a se stesso: lo rigetterebbe il dna bianconero e non farebbe piacere nemmeno ai piani alti del club. Anche se finora la Signora ha prodotto tre gol totali in tre partite, infatti, diverse voci possono infondere fiducia ai tifosi. Le conclusioni nello specchio sono aumentate di un terzo, mentre i tiri in porta avversari sono diminuiti di oltre la metà (-53%) in uno scenario in cui spicca il notevole aumento di giocate utili della Juventus nell’area avversaria: addirittura un incremento del 45% che ben si sposa con il +6,8 metri di vantaggio territoriale a lasciare intravedere enormi margini di crescita a livello realizzativo. La media gol di Tudor era infatti più alta (1,36), ma quella delle reti subite è stata dimezzata, per il momento. Insomma, da soli i numeri sono in grado di raccontare poco, ma se affiancati l’uno all’altro possono dare l’idea del modo in cui la Signora stia cambiando.
L’obiettivo
—
Non basta? No, se poi non si vince. L’ex c.t. vuole una squadra che lotti ancor di più (+17% palloni recuperati e +28% contrasti vinti) di quanto mostrato nel precedente corso e in Champions League questo atteggiamento per poco non ha fruttato la prima preziosa vittoria del maxi-girone. Ecco, lì si deve migliorare. Sotto porta, in attacco, negli ultimi metri di campo la Juventus di Spalletti potrà costruire la sua fortuna. Il tempo non è poco, ma corre veloce con una qualificazioni europea ai playoff ancora tutta da conquistare e un treno scudetto (ed europeo) che si rischia di perdere al prossimo passo falso. Spalletti è stato chiamato per risolvere dei problemi che non erano certo imputabili in toto a Tudor, quindi servirà la collaborazione di tutti per fare spiegare le ali alla Juventus. L’ossessione della vittoria, come l’ha chiamata l’amministratore delegato Damien Comolli, non viene sfamata da un po’. E, senza cibo, sale il nervosismo...











English (US) ·