Dunlop Civ 2025: chi vincerà il titolo Superbike tra Delbianco e Pirro?

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L'ambizioso asso romagnolo della Yamaha è in stato di grazia, ma il veterano pugliese della Ducati non ha affatto intenzione di gettare la spugna. Le premesse per un finale incandescente del Civ ci sono tutte e ciascun contendente ha le sue carte da giocare

Adriano Bestetti

30 giugno - 18:26 - MILANO

Il fine settimana del Dunlop Civ 2025 a Vallelunga ha visto Alessandro Delbianco mettere a segno una strepitosa doppietta che gli ha permesso di balzare in fuga nella classifica della classe Superbike. Al di là del risultato, il rampante pilota romagnolo della Yamaha ha messo in scena un netta supremazia sul resto della concorrenza, vincendo entrambe le gare con ampio margine e precedendo in entrambe le occasioni l’unico pilota che, arrivati al giro di boa del campionato, può ancora mettergli i bastoni tra le ruote nella ricorsa al titolo: il campione in carica Michele Pirro con la sua fidata Ducati. Dopo il trionfale weekend del round di Roma Capitale, Delbianco è salito a quota 145 punti in classifica contro i 113 di Pirro, 32 lunghezze di margine che, per quanto rassicuranti, non significano affatto che la contesa per il titolo sia finita. Anzi.

Vallelunga senza storia

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Per scoprire le chance di titolo che possono essere attribuite a Delbianco e a Pirro a questo punto della stagione, occorre innanzitutto analizzare quanto accaduto fin qui. Nell’appuntamento di Vallelunga dell’ultimo weekend, Delbianco ha mostrato una sonante superiorità corroborata dai numeri: la vittoria in Gara-1 è stata infatti suggellata da 7” abbondanti di vantaggio sul rivale, Gara-2, sulla distanza ridotta da 16 a 10 giri dopo una prima interruzione per bandiera rossa, ha visto comunque Delbianco sfrecciare sotto la bandiera a scacchi con 3.8” di anticipo. E tutto ciò mettendo sempre a referto il giro veloce e dopo aver conquistato la pole con 8 decimi di vantaggio su Pirro e oltre 1” su tutto il resto della concorrenza.

le schermaglie a misano e al mugello

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Il weekend di Vallelunga è stato per buona parte una replica di quanto già visto nel round inaugurale di Misano, altro fine settimana dominato sin dalle libere e culminato con la pole e la vittoria in entrambe le gare, quando rifilò oltre 8” al secondo classificato Luca Vitali in Gara-1 e quasi 6” a Pirro in Gara-2, oltre che 20” al resto del gruppo. Le cose sono però andate diversamente nel secondo round del Mugello, dove Delbianco ha conquistando la pole e la vittoria in Gara-1 con un margine ben più risicato: solo 5 millesimi dopo una furiosa volata con Pirro. E il copione si è poi ripetuto in Gara-2, ma con esito finale diverso: in quell’occasione fu infatti Pirro ad aver ragione del portacolori Yamaha per 133 millesimi.

Il vantaggio di Delbianco

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Dopo tre round sui sei in calendario, in cui ha conquistato 5 vittorie su 6 gare disputate e tutte le pole, Delbianco si è decisamente meritato il cuscinetto di 32 punti che gli consente di guardare con cauto ottimismo alla seconda parte di stagione. Con 50 punti in palio ogni weekend, la certezza matematica è ovviamente ancora un miraggio, ma Delbianco dispone dell’esperienza necessaria per sapere che abbassare la guardia in questo momento sarebbe il peggiore degli errori. Ed è altrettanto chiaro che Pirro, da parte sua, non può più sbagliare. La caduta che lo ha messo fuori gioco nella Gara-1 di Misano, poi chiusa al 15° posto, pesa come un macigno in classifica e la continuità di rendimento di Delbianco rende difficile presagire un suo calo significativo. Anche perché gli altri piloti in griglia non sembrano in grado di inserirsi nella loro lotta, togliendo punti all'avversario. L’asso pugliese è quindi chiamato a completare un’ulteriore step nel proprio rendimento, sperando comunque in qualche pesante passo falso dell’attuale capoclassifica.

due piloti diversi

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Il duello tra Delbianco e Pirro va valutato anche in funzione del cammino che li ha portati sino ad oggi. Alessandro Delbianco, classe 97, è salito agli onori delle cronache già alla fine degli anni 2000 aggiudicandosi diversi titoli europei tra le Minimoto nel 2006, 2007 e 2008. Dopo la fugace partecipazione al reality “Motorhome – Piloti di famiglia”, trasmesso nel 2014 da Mtv, nel 2019 debutta a pieno titolo nel Mondiale Superbike con la Honda Cbr1000rr del team Althea, chiudendo 18° in campionato. Dal 2020 torna a essere presenza fissa nella Superbike del Civ ed è vice campione per tre volte, incluso lo scorso anno. Michele Pirro, oggi quarantenne, ha invece esordito nel Motomondiale nel 2003, nella oggi defunta classe 125, conquistando un'unica vittoria in Moto2, a Valencia nel 2011, fino a diventare poi tester ufficiale Ducati Corse anche per la MotoGP. La sua carriera nel Civ è costellata da sette titoli Superbike dal 2015 al 2024, prima con la Panigale bicilindrica e poi con la V4, moto che lui stesso ha contribuito a plasmare con migliaia di chilometri di collaudi. A conferma del fatto che Pirro non è solo uno sviluppatore, ma soprattutto un ottimo pilota che ama il confronto diretto in pista.

la rinascita della yamaha r1

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Come evidenziato dalla non differenza di età, Delbianco e Pirro arrivano a sfidarsi per il titolo Superbike 2025 del Civ in momenti molto diversi delle rispettive carriere, un confronto che si può ricondurre alla vecchia dicotomia tra esuberanza giovanile e la saggezza derivata dall’esperienza. Delbianco è reduce da una prima parte di stagione con il vento in poppa, nella quale ha raccolto grandissimi risultati con una Yamaha R1 calibrata a dovere dal team Dmr sulle sue caratteristiche. Pirro, con la Panigale V4 preparata da Barni 51 Racing Lab, ha dalla sua le conoscenze maturate in anni di battaglie e un grande affiatamento con la moto, che gli potrebbe permettere di estrarre il proverbiale coniglio dal cilindro per risollevare la competitività del suo pacchetto tecnico e dare filo da torcere al più giovane avversario.

la possibile rimonta

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Se dovesse ritrovare il feeling con la moto, Pirro potrebbe in effetti aspirare a una clamorosa rimonta. L’anno scorso l’alfiere della Ducati si impose in 7 gare su 12, con Delbianco che riuscì invece a spuntarla in 3 occasioni, ma la stella della Yamaha non aveva ancora messo in mostra il ritmo e la costanza che stanno caratterizzando questo 2025. Con i prossimi round in programma a Misano Adriatico (26-27 luglio, con gara notturna), Imola (6-7 settembre) e al Mugello (4-5 ottobre), l’annata entra comunque nella fase decisiva. Al momento è impossibile non attribuire Delbianco i favori del pronostico: 32 punti sono un margine importante, ma può bastare un solo errore per ridurlo in modo sostanzioso. D'altro canto Pirro non è tipo che non molla: guida una moto che conosce a menadito, ha un palmares invidiabile e ha dimostrato anche in questa stagione di avere la lucidità e il cuore del campione. Inoltre la storia del motociclismo è piena di rimonte epiche in cui, in diversi casi, è stata proprio la “vecchia volpe” a ridere per ultima.

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