Dividendi di maggio 2025, come massimizzare i profitti netti: il calendario

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Maggio è il mese d’oro dei dividendi, ma per trasformare il guadagno lordo in profitto netto serve più di un semplice incasso. La tassazione al 26%, l’effetto dividendo e le strategie di compensazione tra plusvalenze e minusvalenze sono elementi chiave da conoscere. Di più: le agevolazioni per chi investe in Pmi innovative aprono scenari fiscali vantaggiosi. "Un approccio consapevole permette di navigare tra opportunità e insidie del mercato con profitto", spiega in un'intervista all'Adnkronos l'esperto Flavio Notari, Head of Tax for Technology Companies di Orrick.

I dividendi di maggio..

Con l'arrivo di maggio, dice Notari, "le società quotate in borsa si preparano a distribuire i dividendi ai propri azionisti. Questo periodo rappresenta un'opportunità significativa per gli investitori, non solo per il potenziale rendimento, ma anche per le complesse implicazioni fiscali che ne derivano. Comprendere a fondo come vengono tassati i dividendi e i guadagni derivanti da azioni e obbligazioni è essenziale per ottimizzare il proprio portafoglio e massimizzare i profitti netti", evidenzia.

I dividendi, prosegue, "rappresentano una parte degli utili di una società distribuita agli azionisti e sono considerati redditi di capitale. Questi utili derivano dalla partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti soggetti all'Ires. In Italia, i dividendi sono soggetti a un'imposta sostitutiva del 26%, applicata automaticamente al momento del pagamento, semplificando il processo per gli investitori, poiché non richiede ulteriori dichiarazioni fiscali".

È importante notare, spiega, "che il giorno dello stacco del dividendo, il prezzo delle azioni tende a scendere di un importo pari al dividendo stesso, un fenomeno noto come "effetto dividendo". Questo accade perché il valore dell'azienda si riduce per riflettere la distribuzione degli utili agli azionisti. Gli investitori devono essere consapevoli di questo effetto per evitare sorprese negative sul valore delle proprie azioni".

Gestione di plusvalenze e minusvalenze su azioni..

Oltre ai dividendi, spiega Notari, gli investitori possono realizzare guadagni in conto capitale, noti come capital gain, vendendo azioni a un prezzo superiore a quello di acquisto. Questi guadagni sono tassati al 26%. Tuttavia, le eventuali perdite possono essere utilizzate per compensare i guadagni futuri, riducendo l'importo imponibile. Questo meccanismo di compensazione è valido per l'anno in cui si verificano le perdite e per i quattro anni successivi.

Un aspetto interessante da ricordare, dice, "è l'esenzione delle plusvalenze sulla cessione di partecipazioni in Pmi innovative (anche quotate), introdotta dalla legge 162/2024. Questa esenzione si applica alle partecipazioni detenute per almeno tre anni nel capitale di Pmi innovative, purché il capitale sia stato sottoscritto tra l'1 giugno 2021 e il 31 dicembre 2025. Questa misura offre un significativo vantaggio fiscale agli investitori in settori emergenti e innovativi".

Obbligazioni: un'alternativa di investimento..

Le obbligazioni offrono un reddito fisso sotto forma di interessi, dice Notari, "anch'essi soggetti a tassazione. Gli interessi percepiti da obbligazioni sono tassati al 26%, ma per i titoli di Stato italiani ed equiparati, l'aliquota è ridotta al 12,5%. Gli obbligazionisti hanno diritto a ricevere la restituzione del capitale nominale alla scadenza e un interesse periodico, determinato come frazione percentuale della somma prestata.

In caso di cessione di titoli obbligazionari da parte di soggetti non imprenditori, prosegue Notari, "le plusvalenze o le minusvalenze si calcolano in base alla differenza tra il corrispettivo della cessione e il costo di acquisto. Tuttavia, dal corrispettivo percepito o dalla somma rimborsata, si scomputano i redditi di capitale maturati ma non riscossi".

Strategie per massimizzare il rendimento netto.

Per ottimizzare il rendimento netto, dice ancora, "è essenziale considerare la tassazione nel calcolo dei profitti. Una strategia comune è quella di bilanciare il portafoglio tra azioni e obbligazioni, tenendo conto delle diverse aliquote fiscali e delle opportunità di compensazione delle perdite. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente le date di stacco dei dividendi e pianificare le operazioni di acquisto o vendita di conseguenza".

Secondo Notari "diversificare gli investimenti tra azioni che distribuiscono dividendi e quelle che non lo fanno può offrire un equilibrio tra stabilità e potenziale di crescita. Le azioni che distribuiscono dividendi tendono ad essere più stabili e meno volatili, mentre quelle che reinvestono gli utili possono offrire maggiori opportunità di crescita a lungo termine".

Mentre il mese di maggio offre l'opportunità di incassare dividendi, conclude, "una pianificazione fiscale attenta può trasformare un buon rendimento lordo in un ottimo rendimento netto. Gli investitori dovrebbero sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo periodo, tenendo sempre a mente le implicazioni fiscali e adottando strategie di investimento informate e ben ponderate". (di Andrea Persili)

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