Nel test contro la Reggiana non hanno convinto Kelly, Kalulu, Djalò e Rugani, mentre il brasiliano e Cabal dopo il lungo stop a inizio annata non possono dare garanzie. Chabot non scalda, meglio aspettare
Non basta aver visto Bremer in campo, trecento giorni dopo la ricostruzione del crociato, per tirare un sospiro di sollievo. Se di emergenza non si può parlare, è quantomeno consigliabile manovrare con cura il tema difesa in casa Juventus. Perché il brasiliano è tornato in campo ma non potrà dare garanzie per la prima parte della stagione almeno, proprio come Cabal che è stato convocato al ritiro di Herzogenaurach per tenere la scia di Bremer sulla via del recupero. Gli altri sono tutti sotto analisi: dal primo test con la Reggiana non ne sono certo usciti più forti.
CONFRONTO
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Del trio difensivo schierato nel primo tempo ha rubato l’occhio Bremer: giusto per un intervento duro, che in una partita ufficiale sarebbe stato da giallo tendente all’arancione. Kelly e Kalulu invece hanno mostrato dei limiti di condizione considerevoli, giustificati dopo i primi giorni di duro lavoro ma non belli da vedere. Entrambi sono apparsi macchinosi e facilmente perforabili dall’attacco della Reggiana, tanto da concedere un gol dopo un’occasionissima malamente sprecata. Non è andata meglio nella ripresa con Rugani e Djalò, allo stesso modo in difficoltà nel contenimento degli attaccanti avversari: proprio loro potrebbero tornare a mettere piede nuovamente in rosa per la nuova stagione, ma prima devono convincere Tudor e la dirigenza ad ampliare la fiducia nei loro confronti.
MERCATO
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Per il momento la Juve non ha mosso troppo le acque sul mercato per il difensore. Si è illusa per un po’ di poter accontentare Tudor nella richiesta di Balerdi, che in qualche modo aveva lanciato segnali di apertura: il Marsiglia, però, non ne ha mai voluto parlare e ha rimbalzato ogni tentativo bianconero. Così, tra un ragionamento e un altro, l’unico nome per la difesa che è rimasto saldo nelle considerazioni è Chabot, vecchia conoscenza della Serie A per avere indossato le maglie di Spezia e Sampdoria. Nulla che abbia fatto compiere salti di gioia o mosso chissà quali follie, almeno finora: segno che la Juve vuole attendere i saldi di fine estate, così da avere anche il tempo di valutare bene tutte le risorse interne. La sensazione è che almeno uno fra Rugani e Djalò possa rimanere.