Il tecnico rossoblù ha analizzato in conferenza la sfida di domenica alle 20.45 contro l’Atalanta al Ferraris.
A due giorni dall’incontro casalingo con l’Atalanta, il tecnico del Genoa Daniele De Rossi è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il momento della squadra e presentare la partita. L’allenatore ha parlato della reazione del gruppo dopo la sconfitta contro l’Inter, sottolineando come la squadra abbia analizzato la prestazione per comprendere gli errori commessi, pur riconoscendo il valore degli avversari.
Un successo per salutare il Ferraris
La partita di domenica contro la squadra di Raffaele Palladino sarà l’ultima dell’anno solare 2025 tra le mura amiche del Ferraris. De Rossi ha evidenziato l’importanza di questo appuntamento, esprimendo il forte desiderio di conquistare un risultato positivo per il pubblico genoano. “Speriamo di dare una gioia ai tifosi che è poi l’obiettivo di quando giochiamo in casa. Vogliamo portare a casa i tre punti“, ha dichiarato il tecnico, definendo la sua esperienza a Genova molto positiva e le gare disputate finora “indimenticabili”. Ha poi aggiunto: “Li abbiamo studiati dopo la gara di Coppa. Sono una squadra forte, sarà una sfida difficilissima“.
Le ultime dall’infermeria e le scelte tattiche
De Rossi ha fornito aggiornamenti importanti sulla situazione degli infortunati. La buona notizia è il pieno recupero di Ostigard, mentre Vitinha si è allenato con il gruppo nonostante alcuni acciacchi rimediati nell’ultima partita. Non saranno invece della partita Cornet e Gronbaek, fermati da problemi fisici. Riguardo alle possibili scelte tattiche, l’allenatore ha discusso del ruolo di Malinovskyi, che potrebbe essere impiegato come play, pur avendo a disposizione alternative come Frendrup, Stanciu e Masini. “Può fare il play“, ha spiegato De Rossi, “ma tenendolo troppo dietro lo perderemmo nell’area avversaria“.
Come si affronta l’Atalanta
L’analisi si è poi concentrata sugli avversari. De Rossi si aspetta una partita diversa rispetto a quella di Coppa Italia, che fu condizionata da un’espulsione e da scelte di formazione differenti. Nonostante l’Atalanta debba fare a meno di giocatori chiave come Lookman e Kossonou, il tecnico del Genoa non sottovaluta il potenziale della rosa bergamasca. “Lookman in Serie A fa la differenza”, ha ammesso, “ma poi vedi Maldini e gli altri e capisci quanto possano essere pericolosi”. Un’attenzione speciale sarà dedicata a Scamacca, definito un “predestinato”: “Per limitarlo dovremo riuscire a vincere tanti duelli e bloccare i rifornimenti. Scamacca è un giocatore di cui sono innamorato. Ho un bellissimo rapporto e lo ritengo un predestinato sin piccolo. L’Atalanta è il posto giusto per lui credo abbia fatto un ultimo step ed è passato dall’essere un ‘sallucchione’ (termine romanesco, ndr) a campione“.









English (US) ·