"Le persone hanno cominciato a
capire, io continuavo a ripetere speriamo, speriamo, speriamo.
Utilizzavo questo termine, speriamo succeda, speriamo qualcosa
cambi, speriamo che finalmente lo blocchino, ma lui (Trump, ndr)
è sempre riuscito in qualche modo a eludere le condanne. Ora con
l'elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York, è arrivato
il momento di riprendercelo, questo nostro Paese". A parlare
così oggi a Roma, al cinema Fiamma, è Robert De Niro. E questo
in occasione dell'inaugurazione dell'Hotel Nobu in Via Veneto,
prima struttura italiana della catena di cui è comproprietario
insieme a due soci, Chef Nobu Matsuhisa e Meir Teper.
E ancora l'attore: "Mamdani è giovane e mi auguro riesca a
fare le cose che ha in mente, ne ha l'energia e ha sfidato in un
certo senso anche il presidente in persona perché gli ha detto:
'Ok, vieni, noi siamo pronti, siamo qua, vienici a prendere'.
Dobbiamo poterci liberare di questo orribile, mostruoso
presidente. Io come americano sono imbarazzato dall'essere
rappresentato da una figura così".
Stamattina per De Niro la consegna della Lupa Capitolina in
Campidoglio da parte del sindaco Roberto Gualtieri, in una
cerimonia a porte chiuse, mentre nel pomeriggio ci sarà la saké
ceremony @ Hotel Nobu - Via Veneto 155, cerimonia con la quale
si sancirà ufficialmente l'apertura della struttura. Domani
invece ci sarà la proiezione di "C'era una volta in America" al
Cinema Moderno introdotta da De Niro stesso con Walter Veltroni.
L'evento è parte del Fuori Sala, format ideato da Alice nella
Città.
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