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Sarà il Paese più piccolo per estensione - solo 4 mila chilometri quadrati - a partecipare alla Coppa del Mondo: ma sin dai tempi dell'Honduras 1982, è ricca la storia di nazionali poco quotate che si sono qualificate. Panama, Islanda, Camerun, Kuwait...
Così succede che la bacchetta della Fata-Fifa si posa sulla testa dell’ultima della fila, la zucca diventa carrozza e nel cielo del Mondiale brillano vaghe e sorprendenti stelle. Anche le formiche nel loro piccolo fanno gol. E ora che nella foto di gruppo del Mondiale 2026 che si va componendo scopriamo una faccia che non ci è nota, andiamo subito a controllare chi è, cerchiamo di capire da dove arriva e ci chiediamo perché è lì. Qui si dice delle Cenerentole imbucate alla festa. Capo Verde, per esempio, fresca della prima storica qualificazione. Con una popolazione di 524.000 abitanti: un po’ meno di Genova, o se volete: Bari e Messina insieme. E no, non sarà la nazione meno popolosa a giocare la Coppa del Mondo. C’è già stata l’Islanda - 340.000 - a Russia 2018. E sì, sarà il paese più piccolo per estensione a giocare la Coppa del Mondo. Capo Verde ha un’estensione di 4mila km quadri. Il precedente primato apparteneva al Qatar, che i Mondiali se li è organizzati nel 2022, con 11 mila km quadri. Occhio: Capo Verde - almeno finora - sarà la terza esordiente alla Coppa del Mondo 2026 insieme a Uzbekistan e Giordania. Avanti, nel torneo a 48 squadre, c’è posto per tutti, per i belli e per i brutti.