Correre a costi accessibili con le Legend Cars in stile hot rod

1 giorno fa 1

Il motorsport non è solo elitario e costoso: ci si può divertire anche a basso prezzo e le Legend Cars ne sono l'esempio. Ecco i segreti di una categoria di successo in America che si sta espandendo sempre di più anche in Europa

Alessandro Follis

25 luglio - 14:00 - CASTELLETTO DI BRANDUZZO (PV)

Quanti appassionati di automobili hanno sognato di poter infilare casco e tuta per affrontare un weekend di gara completo, dalle prove libere alle qualifiche e alla gara? Purtroppo i costi del motorsport sono estremamente elevati, non solo in Formula 1 ma a partire dalle radici stesse, come i campionati di kart non alla portata di tutti. Eppure, per chi sogna di gareggiare in pista, affrontando magari circuiti che ha sempre visto in televisione, esistono soluzioni a prezzi accessibili e con garanzia di divertimento. Una di queste è sicuramente la Legend Cars, una categoria di vetture da pista ispirate alle hot rod americane degli Anni 30: compatte, leggere, semplici e divertenti da guidare, corrono in un campionato dedicato in Italia che affronta piste prestigiose come Monza e il Mugello. Per scoprire tutti i segreti di queste vetture bisogna recarsi a Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia, dove si trova l'unico importatore per l'Italia e l'Europa.

Un po' di storia

—  

Le Legend Cars nascono negli Stati Uniti nel 1992, quando i gestori del Charlotte Motor Speedway, un circuito ovale nello stato della Carolina del Nord, andarono alla ricerca di un'alternativa più economica alle tradizionali stock car. Scoprirono così una speciale vettura prodotta da Dwarf Car Company in Arizona: una riproduzione in scala 5/8 della Ford Coupé del 1935. Riadattando questo progetto alle loro esigenze, sostituirono l'acciaio della carrozzeria con la vetroresina e aggiunsero i parafanghi al design originale, arrivando al modello che vediamo ancora adesso. Dall'aprile del 1992, quando nacque la prima vettura, la produzione di queste auto da corsa è stata stabilita a Harrisburg, in Carolina del Nord, e più di 8.000 esemplari sono stati costruiti.

Com'è fatta

—  

Il segreto del successo delle Legend Cars sta nella loro semplicità. La base è un telaio tubolare in acciaio con roll-bar integrato, che viene prodotto in due configurazioni: carrozzeria coupé, con abitacolo più corto, e sedan. Due quindi sono anche le forme possibili della carrozzeria in vetroresina, che per il resto non consente alcun tipo di personalizzazione se non il colore e gli adesivi: la coupé, con porte ad apertura controvento, e la sedan, con apertura tradizionale.  Nel complesso si tratta di vetture estremamente compatte, con una lunghezza di 320 cm, una larghezza di 150 cm e un'altezza di 120 cm. Oltre ai colori, l'abitacolo è l'unico altro aspetto che può essere modificato: la forma del volante e l'ergonomia di alcune componenti, dal sedile alla leva del cambio, sono personalizzabili. L'impostazione è estremamente spartana: dietro al piccolo volante è presente uno schermo per il cruscotto digitale che fornisce informazioni base come marcia, giri motore e velocità, mentre l'unico altro indicatore è quello delle temperature. Di lato sono poi presenti gli interruttori per l'accensione, mentre i comandi del cambio sequenziale possono essere al volante o tramite una leva posta alla destra del pilota.

La tecnica

—  

Il propulsore è di origine motociclistica: i modelli attuali montano l'affidabile CP3 raffreddato a liquido derivato dalla Yamaha MT-09. Si tratta di un tre cilindri da 847 cc nella versione pre-2024 e da 890 cc in quella aggiornata, che in entrambi i casi eroga una potenza di circa 138-144 Cv misurati al banco. Possono non sembrare tanti, ma se raffrontati al peso ridottissimo fanno capire le reali prestazioni di queste vetture: appena 470 kg. La potenza supplementare rispetto all'unità di serie, dotata di 118 Cv, deriva principalmente da modifiche alla centralina, agli scarichi e alle camme di aspirazione. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli cinque secondi e la velocità massima è stata misurata a 211 km/h sui lunghi rettilinei di Monza e del Mugello. Il cambio rimane il rapido sequenziale a sei rapporti di serie, controllabile attraverso una leva alla destra del pilota o con le palette al volante. La trazione è posteriore e la trasmissione è affidata a un albero della Toyota Celica T160, la stessa auto da cui deriva il ponte posteriore (tagliato sul lato destro) da cui è stato tolto però il differenziale. Le Legend Cars che gareggiano in Italia sono equipaggiate con gomme Nankang stradali intagliate. Gli ammortizzatori, infine, non sono regolabili ma può essere modificato il precarico e possono essere cambiate le molle.

Come si guida

—  

La Legend Car è una vera auto da corsa dura e pura e questo lo si percepisce fin dal primo approccio. È molto comunicativa anche grazie all'assenza del servosterzo. La potenza, che può non sembrare elevata, è in realtà molto alta in rapporto al peso e questa sensazione la si percepisce seduti dietro al volante. La trazione è posteriore, ma l'anteriore è preciso in inserimento e il sovrasterzo non è preponderante a meno che non lo si voglia ottenere con l'assetto. Lo stile di guida richiesto è quello di una monoposto e la fiducia arriva presto, anche se per spremere gli ultimi decimi è necessaria molta tecnica. Punto a favore anche il cambio, veloce nei passaggi di marcia, che la rende ancora più divertente.

Quanto costa?

—  

Per quanto esistano formule di noleggio per correre gare singole o stagioni, le Legend Cars sono nate per essere acquistate. Un esemplare nuovo, importato direttamente dagli Stati Uniti, può essere acquistato a un prezzo che varia tra i 27.500 e i 30.000 euro a seconda delle specifiche e degli accessori, considerando anche il costo dell'omologazione Aci essenziale per correre nel campionato italiano. Esiste però anche un fiorente mercato dell'usato, dove è possibile trovare esemplari a prezzi anche inferiori ai 20.000 euro. Per quanto riguarda l'assistenza, tutte le operazioni vengono gestite sempre a Castelletto di Branduzzo, la sede dell'importatore unico Giuseppe Adriano Monti, proprietario anche del circuito. Solo qui possono arrivare i pezzi di ricambio originali, gli unici utilizzabili per mantenere la vettura omologata

I campionati

—  

La serie principale dove corrono le Legend Cars in Italia è appunto il Campionato italiano Legend Cars, che si disputa nel 2025 su un calendario di sette appuntamenti sulle piste del Mugello, Magione, Varano de' Melegari, Monza, Vallelunga e doppio weekend a Misano. All'interno del campionato sono presenti diverse categorie sulla base dell'età del pilota e del suo livello di abilità, con trofei dedicati per gli Under 18 e gli Over 60. Il costo dell'iscrizione è di circa 8 mila euro, a cui vanno aggiunti circa mille euro a gara, per un prezzo totale per l'intera stagione intorno ai 12-14 mila euro. È possibile anche noleggiare la vettura per una gara singola, con prezzi dai 3 ai 5 mila euro tutto compreso in funzione del tracciato. Lo stoccaggio delle vetture può avvenire direttamente nella sede di Castelletto, dove è possibile anche ottenere sconti per le attività in pista. Le Legend Cars possono però anche essere usate in altre categorie al di fuori del tracciato: sono accolte infatti in campionati come le gare di slalom e in salita.

Scheda tecnica

Legend Car

Motore3 cilindri benzina
Cilindrata890 cc
Potenza138-144 Cv
Coppia95 Nm
Trazioneposteriore
Cambiosequenziale a 6 rapporti
Accelerazione 0-100 km/h5 secondi
Velocità massima211 km/h
Lunghezza3.200 mm
Larghezza1.500 mm
Altezza1.200 mm
Passo1.854 mm
Peso470 kg
Prezzoda 27.500 euro (Iva esclusa)
Leggi l’intero articolo