Cori per il tifoso ucciso, poi solo silenzio: la reazione degli ultras atalantini a Monza

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Striscione per ricordare Riccardo Claris a Monza nella curva ospite ma anche in quella dei supporter di casa, che solidarizzano coi dirimpettai

Dal nostro inviato Matteo Pierelli

4 maggio 2025 (modifica alle 15:27) - MONZA

“Claris ovunque con noi”. I tifosi dell’Atalanta hanno voluto ricordare così, con uno striscione nella Curva Nord dello U Power Stadium, il loro compagno assassinato la scorsa notte a Bergamo da un tifoso interista, dopo una lite scoppiata, pare, per motivi calcistici. Riccardo Claris, che aveva 26 anni, era un frequentatore della curva bergamasca. I tifosi della Dea, arrivati in massa a Monza (settore ospiti esaurito con 2600 biglietti venduti), durante il riscaldamento delle squadre hanno intonato ripetutamente cori e applausi in ricordo di Claris, tifosissimo della Dea. Poi il silenzio.

solidarietà

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Il cuore del tifo bergamasco ha deciso che oggi non ci sarà tifo, nè bandiere, nè altro da in segno di rispetto per la morte di Riccardo Claris. Dall’altra parte, anche i tifosi del Monza hanno esposto uno striscione (“Claris ultras per sempre”) per testimoniare vicinanza ai “colleghi”. Entrambe le curve hanno intonato il coro “ultras” e qui sono partiti gli applausi di tutto lo stadio. Già la scorsa settimana i tifosi dell’Atalanta avevano solidarizzato con il Lecce per la decisione della Lega di Serie A di giocare a soli tre giorni dalla morte di Graziano Fiorita, il fisioterapista del Lecce scomparso nel sonno nel ritiro di Coccaglio (Brescia). La curva era era stata in silenzio per un quarto d’ora. Stavolta invece il silenzio è stato totale: Riccardo Claris era uno di loro. L’autore dell’omicidio sarebbe Jacopo De Simone, un giovane di 19 anni incensurato che si è consegnato ai carabinieri e che sarebbe intervenuto per difendere il fratello, in una rissa che ha visto coinvolte una decina di persone. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri.

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