Il tecnico non ha nascosto il rammarico dopo il 2-0 in casa del City, arrivato anche a causa dell'espulsione a capitan Di Lorenzo dopo 20 minuti
Salvatore Malfitano
18 settembre - 23:41 - MILANO
Il sentimento predominante è una profonda frustrazione, per Antonio Conte, perché non ha potuto vivere un’occasione così speciale nel modo in cui avrebbe voluto. “Sentivo parlare di amaro in bocca, è una sensazione che stiamo provando tutti perché dispiace, avevamo preparato la partita come l’abbiamo giocata nei primi 20 minuti e quest’espulsione ha rovinato la sfida. Poi che sia giusta o meno non lo so. Ma già è difficile giocare in parità numerica, figuriamoci così, diventa impossibile. Se non avessimo avuto l’uomo in meno, li avremmo messi in difficoltà” ha sostenuto l’allenatore al termine della sfida col Manchester City.
espulsione
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Ovviamente il punto di svolta dell’incontro è l’espulsione di Di Lorenzo, che ha lasciato il Napoli in inferiorità numerica per gran parte della partita. A quel punto, Conte ha scelto di togliere De Bruyne per ridare equilibrio alla squadra. Proprio il belga che è stato una bandiera dei Citizens. “A volte il diavolo ci mette la coda, c’è un destino beffardo. L’anno scorso abbiamo subito una sola espulsione. Oggi giochiamo in Champions e dopo venti minuti ci ritroviamo uno in meno. Mi è dispiaciuto togliere Kevin, per me che mi sono privato dal suo apporto e per lui che non ha avuto la soddisfazione di essere in campo nel suo vecchio stadio contro il suo club precedente”.
atteggiamento
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A ogni modo, il tecnico salva l’atteggiamento degli azzurri. “Sono molto onesto. Nei primi venti minuti ho avuto la sensazione di aver preparato la partita nel modo giusto, prendendoli alti in pressione, e con la palla sentivo che avremmo potuto far male. Mi dispiace perché sono gare in cui un’espulsione rovina il contesto, non si possono fare le giuste valutazioni. Dopo un po’ subentra la stanchezza, al 70’ ne ho cambiati tre per dare più freschezza. Politano si è ritrovato a fare il quinto, ma non è il suo ruolo. Sa ripiegare bene, però non è la sua posizione e ci siamo snaturati. Sotto la mentalità e l’abnegazione non posso dire nulla, esco da questa sfida con sensazioni positive in vista del cammino in Champions League. I giocatori sono venuti qui col piglio giusto” ha proseguito.
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Il gol di Haaland ha spostato totalmente l’inerzia in favore del City. Nella situazione che ha portato alla rete del norvegese, Conte ha individuato un errore in fase di non possesso. “Sono partite in cui si è costretti a difendere. Abbiamo preso gol quando abbiamo portato pressione su una palla defilata e abbiamo sbagliato. Noi abbiamo impostato il gioco in modo aggressivo, ma in inferiorità numerica dovevamo contenere sperando in una ripartenza, per quanto non è una tattica che vogliamo utilizzare. Saremmo dovuti essere più maturi, capire le situazioni, perché è stato un eccesso di generosità. Sono contento dell’atteggiamento, l’anno scorso non siamo praticamente mai rimasti in dieci. Ero più arrabbiato per il finale con la Fiorentina. Se non si usa la testa e non si sta bene in campo, si possono prendere anche goleade memorabili. Il Manchester City poteva segnare così anche in undici contro undici” ha concluso Conte.