Dare i mezzi per inseguire i propri sogni ai talenti sportivi che non li hanno: è la missione di Jannik, che in un evento a Milano ha spiegato il progetto insieme a tanti ospiti
Un evento blindato, privatissimo, senza la stampa, ma con tanti invitati illustri. All’Hotel Palazzo Parigi di Milano, zona Brera – ormai quartier generale milanese di Jannik Sinner – è stata presentata la Fondazione che porta il nome del numero 2 al mondo. Un progetto che l’azzurro sente come una missione personale: punta all’educazione e al sostegno dei ragazzi e dei giovani talenti sportivi che non hanno i mezzi per inseguire i propri sogni.
chi c'era
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Non a caso, all’evento c’erano rappresentanti della finanza italiana e tutti i principali sponsor di Sinner, pronti a supportarlo anche in questa nuova avventura. A presentare è stato David Coulthard, vicecampione mondiale di Formula 1 nel 2001 con la McLaren. Una scelta perfettamente in linea con gli interessi di Jannik, appassionato di motori, e ambassador della F1. Alla serata, tra gli altri, anche Flavio Briatore e Andrea Bocelli, con cui l’ex numero 1 al mondo ha inciso un brano, oltre al presidente della Federtennis e padel Angelo Binaghi.
il progetto
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La presentazione del progetto, durata circa 45 minuti, ha alternato interventi e immagini. Hanno preso la parola lo stesso Sinner, il suo manager Alex Vittur, presidente della Fondazione e la moglie Cristina Tauber, in qualità di direttrice. Ha illustrato il suo ruolo anche Stefano Domenicali, Ceo della F.1 e membro del board assieme a Luca Maestri, ex Cfo di Apple. La serata milanese è stata il momento per illustrare i contorni di un progetto nato da un’idea semplice ma ambiziosa: restituire allo sport ciò che lo sport ha regalato al campione. Un’intenzione che Jannik aveva già annunciato alla vigilia delle Finals di Torino 2024 e che ora diventerà realtà. L’atmosfera a Palazzo Parigi è stata raccolta, quasi familiare. Al fianco di Jannik c’erano anche i genitori Siglinde e Hans-Peter più il fratello Mark, oltre al suo staff di sempre. Una cena leggera: risotto allo zafferano e filetto di vitello in crosta con purè. Qualcuno attendeva anche Anna Wintour, grande tifosa di Sinner e spesso al suo fianco nei momenti più significativi, ma la storica direttrice di Vogue non ha potuto intervenire all’evento. È stato questo il primo atto di un progetto più ampio. Non soltanto un gesto di generosità, ma il segnale di una nuova maturità: quella di un campione che vuole essere non solo simbolo sportivo, ma anche punto di riferimento sociale, capace di unire sponsor, amici e istituzioni in un progetto che guarda al futuro dei giovani.