Nel medio periodo i nuovi dazi
potrebbero ridurre le vendite italiane negli Usa di circa 16,5
miliardi (rispetto a uno scenario senza tariffe), pari al 2,7%
dell'export totale. Lo si legge nella Congiuntura flash di
Confindustria.
L'impatto è maggiore per settori centrali del manifatturiero:
autoveicoli (il più colpito), alimentari e bevande, macchinari,
pelli e calzature, altre attività manifatturiere. Le perdite si
amplificano se si considerano gli effetti indiretti, lungo le
catene di produzione europee, del calo dell'export negli Usa
degli altri paesi Ue sulla domanda di input italiani. L'impatto
complessivo tocca il -3,8% dell'export manifatturiero, -1,8%
della produzione. Nel lungo periodo, è forte l'incentivo a
rilocalizzare alcune produzioni nel mercato Usa: il rischio per
l'industria europea è di perdere parti vitali del tessuto
produttivo".
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