Como si gode la salvezza, futuro legato a Fabregas

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Como si gode la salvezza in Serie A.  Un ritorno nel massimo campionato atteso oltre 20 anni, con i fallimenti nel mezzo e la lunga permanenza in Serie C.

Ma i festeggiamenti per l'obiettivo raggiunto sembrano destinati a essere veramente brevi, giusto il tempo di chiudere questo campionato e cominciare a programmare il prossimo.

L'obiettivo non ancora dichiarato sarà sicuramente migliorare il risultato che il campo decreterà per la stagione 2024-2025, chissà magari andando a ritoccare il miglior risultato di sempre fatto registrare dai lariani nel 1949-1950, quando la squadra alla sua prima stagione in Serie A chiuse in sesta posizione. Un risultato che, al giorno d'oggi, vorrebbe dire Europa.

Vietato, almeno per ora, pronunciare questa parola. Perché tutto passa inevitabilmente dal mercato, da chi arriverà e da chi resterà, a cominciare da mister Cesc Fabregas. "Abbiamo firmato tempo fa quattro anni di contratto, ne mancano altri tre - dice il ds Ludi - Stiamo programmando il futuro: questo non esclude niente ma mi fa sicuramente ben sperare". Il tecnico spagnolo ha il progetto Como cucito addosso, ma dopo una stagione da neopromosso vissuta da protagonista, le sirene delle big si sono fatte sentire in riva al lago.

Se lo abbiano distratto o meno non è dato sapere: Fabregas ha sempre messo il Como davanti all'ambizione personale. Lo si è visto negli ultimi minuti della sfida contro il Genoa, intento ad agitare la folla da vero condottiero o da capo famiglia per dirla alla sua maniera. Lo si è percepito ancora meglio quando ha cominciato a parlare del futuro della squadra. Non che in passato non lo avesse mai fatto, ma le parole del tecnico spagnolo a salvezza raggiunta assumono un contorno totalmente diverso.

Delineando il pensiero di un allenatore che, qualora avesse avuto qualche dubbio, l'ha fugato subito per proseguire quanto cominciato. Mai dare nulla per scontato, ma all'indomani della salvezza raggiunta sembra che sia tutto apparecchiato affinché la rivoluzione della mentalità del calcio italiano iniziata in riva al lago possa continuare anche nella prossima stagione. Al tempo l'ardua sentenza e le relative conseguenze dirette, perché dalla permanenza di Fabregas passano tutti i discorsi del mercato. Nel fenomeno Como è infatti la parola del tecnico spagnolo l'ultima che certifica quello che i dati analizzano e propongono: Nico Paz e Assane Diao, su tutti, sono i gioielli promossi da Fabregas perché perfetti per l'idea di gioco da proporre. Non un caso, quindi, la loro immediata esplosione che è valsa a entrambi la convocazione in Nazionale. Il tempo per programmare è arrivato e tutto sembra indicare la direzione della continuità di una rivoluzione già in corso.

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