La valutazione della rosa è la prima tappa di una lunga e calda estate, e con l’arrivo del dirigente francese molto torna a essere in discussione
Poche ma buone certezze per rilanciare sul futuro prossimo. Molte incognite e qualche bocciato che difficilmente avrà una seconda occasione, a meno delle novità che possono giungere dall’introduzione di nuove logiche con cambio del management: il mercato della Juve si sarebbe potuto dividere in due momenti, i primi dieci giorni di giugno dedicati principalmente alle cessioni e solo dopo la piena operatività sui rinforzi (2-3) per dare continuità al progetto di Giuntoli, ma con l’arrivo di Comolli torna a essere tutto in discussione. La valutazione della rosa sarà la prima tappa: vediamo come potrebbero dividersi i promossi, i rimandati e i bocciati secondo il rendimento dell’anno, in attesa che venga riorganizzata la dirigenza e tracciata la nuova identità della squadra.
juve, i giocatori promossi
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Non era facile per Di Gregorio raccogliere l'eredità di Szczesny, ma l'estremo difensore lo ha fatto con cura e tenendo una buona continuità nelle prestazioni. Al pari di Gatti, che l'estate scorsa era chiacchierato in tema di mercato ed è invece diventato un riferimento durante la stagione, anche in piena emergenza. Chi ha dimostrato l'affidabilità necessaria per essere un riferimento nel nuovo ciclo della Juve è certamente Kalulu, che sarà riscattato dal Milano. Mentre Locatelli, non solo si è preso la fascia di capitano con merito ma ha saputo reagire anche ai cali degli ultimi anni cominciando bene con Motta e continuando a crescere con Tudor. Quest'ultimo è riuscito a cambiare l'andamento della stagione di Nico Gonzalez, riportandolo a destra nella sua posizione naturale. Il cambio di ruolo è stato determinante pure per Yildiz, che nelle ultime settimane è stato quel 10 che la Juventus aveva ipotizzato sul suo conto per metterne in risalto le qualità. La delegazione americana, Weah e McKennie, si è rivelata sempre utile, al di là del ruolo. E una buona crescita l'ha fatta registrare anche Mbangula, che è in rampa di lancio.
i bocciati della juventus 2024/25
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Ci sono meno speranze per quelli che hanno invece mostrato delle lacune che vanno oltre i problemi riscontrati dalla squadra durante l’anno. La scorsa estate Douglas Luiz era arrivato con enormi aspettative ma poi non ha mai trovato la strada per diventare un giocatore importante, neanche con il cambio dell'allenatore. Discorso che regge anche per Vlahovic, al netto dei gol che ha messo a segno soprattutto nella prima parte della stagione: Motta lo riteneva poco funzionale alla propria idea di gioco, Tudor lo ha rimesso al centro ma il rendimento del serbo è stato modesto come negli anni precedenti con Allegri. Rouhi ha trovato poco spazio durante la stagione: evidente che per crescere debba andare a giocare altrove. Kolo Muani, che era partito forte dopo il suo arrivo a gennaio, si è pian piano adeguato a quella mediocrità che non ha fatto bene alla squadra: può tornare al Psg.
juve, koopmeiners e gli altri in bilico
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Se non fosse per l'impegno mostrato fuori dal campo, anche Koopmeiners sarebbe da inserire nella lista dei bocciati. Ma l'olandese ha espresso un coinvolgimento che merita fiducia per il futuro prossimo, una seconda possibilità. Al pari di Cambiaso, che nella prima parte dell’anno appariva come uno dei principali punti di forza della Juve, prima di farsi schiacciare da una serie di problemi fisici che lo hanno rallentato non poco. Kelly non ha mai convinto del tutto, ma sul piano della fisicità può essere una buona risorsa all'interno del reparto difensivo: esattamente come Savona e Alberto Costa, che in momenti diversi hanno alternato prestazioni di livello a errori evitabili. Adzic ha giocato troppo poco per meritare la conferma, piuttosto potrebbe tornargli utile un anno fuori per mettere minuti nelle gambe. Ragioni di spazio e considerazione potrebbero spingere anche Perin verso la cessione, anche se insieme a Pinsoglio è stato molto importante all'interno dello spogliatoio: valuterà il nuovo progetto. Su Veiga c'è un grande punto interrogativo a prescindere: il Chelsea lo rivorrebbe indietro. Infine il capitolo Conceiçao: le sue qualità non si discutono ma ha un costo elevato, quei 30 milioni necessari per il riscatto potrebbero servire anche per altre esigenze.