In una recente visita al Royal Marsden Hospital di Londra, che lo scorso anno l'ha avuta in cura come paziente, la Principessa Kate Middleton ha affermato di essere in remissione dal cancro. Che cosa significa di preciso, questa espressione? Che differenza c'è tra remissione e guarigione?
Tumore in remissione: nessuna traccia di cancro, per ora
In generale il termine remissione significa che al momento non risultano evidenze di cancro né a livello di sintomi, né dagli esami radiologici, come TAC o risonanza magnetica, né negli esami del sangue che rilevano i marcatori tumorali. Ciò non esclude che il cancro possa ripresentarsi in seguito, o che microscopiche e non immediatamente rintracciabili cellule tumorali siano ancora presenti. Per questa ragione, anche se la parola remissione è la migliore che un paziente in cura per il cancro possa sentire dopo i pesanti cicli di chemioterapia e radioterapia, la remissione è una tappa verso la guarigione, ma non equivale a essa.
Per il paziente si apre una fase psicologicamente difficile fatta di emozioni miste, la speranza e la felicità per la conclusione delle cure, l'ansia per i frequenti controlli e visite, l'incertezza sul futuro. Una fase in cui è fondamentale continuare ad affidarsi agli oncologi per accertarsi che il cancro se ne sia andato in modo definitivo, visto che alcuni tipi di tumori (come i tumori del pancreas, alla vescica o alle ovaie) tendono a ripresentarsi con probabilità molto elevate in seguito alle cure iniziali.
Remissione parziale, remissione completa e guarigione
Per questa ragione, una terminologia più dettagliata distingue due tipi di remissione: la remissione parziale, che indica una buona risposta del cancro ai trattamenti ma la presenza ancora di cellule tumorali nell'organismo del paziente, e la remissione completa, quando, si legge sul sito di AIRC, «non ci sono più tracce di tumore o leucemia rilevabili con i mezzi diagnostici a disposizione, dagli esami del sangue alle indagini per immagini».
Si parla di guarigione quando sono passati diversi anni di remissione completa (in genere cinque), anche se le probabilità di essere guariti «aumentano quanto più ci si allontana nel tempo dal momento della diagnosi».