Negli ultimi 50 anni in Italia gli
eventi naturali estremi hanno causato 253 miliardi di euro di
danni diretti. In assenza di interventi di prevenzione, nei
prossimi 50 anni i danni nel paese ammonteranno a 590 miliardi.
E' quanto emerge dal "Natural risk forum", il primo think tank
dedicato allo studio dei rischi catastrofali naturali in Italia
promosso dal gruppo Unipol.
Secondo i dati dello studio, realizzato con Deloitte, l'Italia
è tra i Paesi europei maggiormente esposti a questo genere di
rischi. Negli ultimi cinquant'anni si sono verificati circa 115
eventi, pari a circa il 7% del totale europeo, ma con danni
diretti che raggiungono oltre il 30% del totale europeo.
Il quadro territoriale conferma un'esposizione diffusa: il
95% dei Comuni è soggetto a rischio idrogeologico, il 35% della
popolazione vive in aree a elevata pericolosità sismica e un
ulteriore terzo in zone a rischio medio. Inoltre, quasi un
quarto del territorio nazionale (23%) risulta esposto al rischio
di frane. Questi dati collocano l'Italia al primo posto in
Europa per ammontare dei danni diretti registrati negli ultimi
50 anni.
Secondo lo studio con 5 miliardi di euro annui di investimenti
in prevenzione per i prossimi cinque anni - un livello in linea
con quanto storicamente speso in ricostruzione - il risparmio
potenziale sui danni complessivi risulta pari a 246 miliardi di
euro. In altri termini, ogni euro investito in prevenzione
genera un ritorno di circa 11 euro in termini di minori costi
per la collettività.
"Il Governo italiano ha chiamato le Compagnie a farsi carico
della protezione e della ripartenza delle economie di interi
territori colpiti. Si tratta di un compito che non può essere
svolto senza un approccio integrato e plurale. Serve una
governance condivisa, guidata dall'interesse collettivo e
allargata a tutti gli attori pubblici e privati attivi nella
filiera della mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione.
Il Natural Risk Forum si propone di ospitare il confronto e
promuovere modelli di governance adeguati alla sfida.", ha detto
Stefano Genovese, head of Institutional & Public Affairs, Unipol
Assicurazioni e coordinatore del Think Tank.
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