Caldo record in Italia: le ordinanze regionali per far fronte all'emergenza

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Tra le limitazioni segnaliamo lo stop al lavoro all'aperto nelle ore più calde e i mezzi gratis all'alba per gli over 70

Patrizia Chimera

1 luglio - 10:03 - MILANO

È emergenza in Italia per il caldo record: le temperature hanno raggiunto livelli preoccupanti e le diverse Regioni stanno cercando di correre ai ripari per poter proteggere la popolazione, in particolare i soggetti più esposti e gli individui più fragili. Sono state emanate diverse ordinanze regionali per far fronte all'emergenza caldo: dalla Lombardia al Lazio sono numerose le disposizioni e le limitazioni che interesseranno i cittadini in questa estate che si preannuncia decisamente bollente.

caldo record: l'ordinanza della regione lazio

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A dare il via alla "stagione" delle ordinanze per l'emergenza caldo è stata la Regione Lazio. Il Governatore Francesco Rocca ha disposto lo stop delle attività all’aperto nei cantieri, nelle cave, nei campi e nei vivai dalle 12.30 alle 16 dei giorni considerati ad alto rischio per le temperature proibitive. Tale disposizione sarà in vigore fino al 31 agosto 2025. Le date da bollino rosso saranno quelle riportate sul sito worklimate.it.

"Il cambiamento climatico rende sempre più frequenti e intensi i picchi di calore: non possiamo permetterci di sottovalutarne gli effetti. Nostro compito è quello di proteggere le persone, specialmente i lavoratori più esposti. Continueremo a monitorare l’evoluzione delle temperature e, se necessario, interverremo con ancora maggiore incisività", ha detto il Presidente di Regione.

disposizioni in lombardia contro il caldo record

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Il presidente Attilio Fontana è pronto a firmare un'ordinanza anti caldo, dopo aver incontrato sindacati, datori di lavoro e l'assessore al Welfare Guido Bertolaso. Gli orari di stop alle attività all'aria aperta sono gli stessi della Regione Lazio e le categorie da proteggere sono le medesime. La limitazione, però, durerà più a lungo, fino al 15 settembre 2025, ovviamente nei giorni considerati a rischio elevato per i lavoratori maggiormente esposti ai raggi solari.

I divieti non riguardano le "pubbliche amministrazioni, i concessionari di pubblico servizio, i loro appaltatori, gli interventi di protezione civile e di salvaguardia della pubblica incolumità".

Il Presidente della Regione Lombardia ha spiegato: "La nostra priorità è la tutela della salute dei lavoratori, soprattutto in momenti come questi in cui il caldo diventa particolarmente insopportabile. L’ordinanza rappresenta un passo importante per garantire che le attività produttive si svolgano nel rispetto delle condizioni di sicurezza e salute".

emilia romagna, l'ordinanza

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L'Emilia Romagna ha inserito tra i lavoratori da proteggere anche quelli impegnati "nei piazzali della logistica". "Benché in Emilia-Romagna molte aziende si siano già attivate per trovare soluzioni adeguate, serviva un atto in grado di garantire omogeneità delle misure sul territorio regionale e piena tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, compresa la possibilità di astensione dal lavoro nelle ore più calde della giornata. Gli aspetti fondamentali sono la flessibilità in entrata e in uscita dai luoghi di lavoro, la rimodulazione degli orari", hanno detto il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia.

altre ordinanze

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Anche la Sicilia, la Puglia, l’Umbria, la Toscana, l’Abruzzo, la Campania, la Calabria hanno adottato misure simili, mentre città come Genova hanno pensato a garantire viaggi gratuiti sui mezzi pubblici per gli over 70 fin dalle 7.30, anziché dalle 9.30, così da incentivare i soggetti più fragili a spostarsi nelle ore meno calde della giornata.

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