Cagliari, Nicola: "L'ardore e la voglia devono guidarci contro ogni avversario. E sul mercato..."

4 ore fa 1

Altra gara in trasferta per i sardi che stavolta saranno di scena contro il Milan, reduce dalla vittoria in Supercoppa Italiana, come 8 anni fa. Il Cagliari all'andata ha fermato il Diavolo sul 3-3 all'Unipol Domus

Emanuele Landi

Emanuele Landi Redattore 

10 gennaio 2025 (modifica il 10 gennaio 2025 | 13:04)

Il Cagliari di Davide Nicola è pronto a iniziare il suo girone di ritorno, dopo una vittoria chiave nell'ultimo turno sul campo del Monza. I sardi saranno di scena a San Siro contro il Milan che, pur fermato all'andata sul 3-3 all'Unipol Domus, è stato rinfrancato dalla cura Conceicao e che è reduce dalla vittoria in Supercoppa Italiana. Curiosità vuole che anche 8 anni fa, dopo la precedente Supercoppa vinta dai rossoneri contro la Juve, il primo avversario successivo in campionato fu il Cagliari a San Siro battuto 1-0 nel finale da una rete di Carlos Bacca.

Come giocherà il Cagliari di Nicola?

—  

Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha presentato così la sfida in conferenza stampa, partendo come sempre dagli infortunati, come Mina e sull'esame contro il Milan: "Gli esami non finiscono mai, specie per noi. Nel girone di ritorno, l'ardore e la voglia devono guidarci, contro ogni avversario, soprattutto contro quelli che lottano contro altri obiettivi. Serve cercare il risultato sempre. Mina ha fatto del lavoro a parte, parleremo coi dottori e vedremo se sarà della partita. Luvumbo non ci sarà".

Sul bilancio sulla prima parte di stagione del Cagliari: "Nel girone d'andata abbiamo fatto dei puni ma è chiaro che tutti noi volevamo qualcosa in più. Abbiamo dimostrato che il Cagliari vuole giocarsela con tutti. I punti sembrano pochi ma c'è, di poco, un piccolo passo avanti rispetto all'anno scorso, anche co due interpreti diversi. Ci stiamo confrontando con la società, anche se non sono io a fare il mercato. Tutti sono convinti e capire chi può giocare di più e chi con caratteristiche diverse. Il 95% del gruppo è questo e tutti credo siano felici. Facciamo lavorare la società".

Sul Milan prima della Supercoppa e dopo la vittoria e come cambia il Cagliari con Caprile: "Il Milan è una squadra fortissima, con una rosa molto ricca con obiettivi di lottare almeno in Champions. In Supercoppa hanno dimostrato di essere una squadra molto competitiva e che sa verticalizzare, magari, di più di prima. Dovremo restare agganciati alla partita perché in ogni situazione possono fare male. Caprile lo conosco, si è andato sulla conoscenza delle caratteristiche che ha. Ha qualità con i piedi ed è bravo ad attaccare palloni vaganti in area. Detto ciò, Scuffet si meritava di andare in una grande squadra e se n'è andata la migliore versione di Scuffet, avuto già io a Udine".

Su Caprile già titolare e come cambia senza Mina: "Noi giochiamo sempre allo stesso modo e dipenderà anche da come giocheranno gli avversari, sul loro modo di sviluppare il gioco. Senza Mina, i sostituti come Palomino e Wieteska ci sono. Se giocano, spesso, sempre gli stessi è perché danno le garanzie giuste ma ho fiducia in tutti e in questi giocatori hanno sempre dato giuste risposte. Su Caprile vedremo ma l'idea è di inserirlo".

Ancora sulla partita tra Inter e Milan: "Meglio l'Inter nel primo tempo e nel secondo il Milan, al cui la vittoria aiuta a vincere. A noi servirà farci guidare dall'ardore di fare una prestazione di livello".

Nicola insiste sui singoli

—  

Su Adopo e Makoumbou insostituibili ed eventuale partenza, quindi, di Prati sul mercato: "L'identità della squadra si è trovato con 18-19 giocatori. Marin e Deiola han giocato meno di Adopo e Makoumbou ma di loro ci fidiamo molto. Loro sono affidabili come i primi due che quando han giocato hanno dato il loro contributo. Prati mi piace molto come giocatore, il problema è che nel reparto di mezzo, dove giocano due giocatori e hai 5 interpreti è difficile dare il giusto minutaggio a tutti. Si dovranno capire le esigenze per accontentare tutti".

Sulla crescita di Obert nel girone d'andata: "Credo che Obert debba dare di tutto e di più, anche perché è giovane. Si tratta di un giocatore forte, congruo al progetto. Parlo di Obert, come di Felici, Piccoli, Prati o anche Zortea e Zappa, che sono del 1999 e hanno 25 anni. I giovani vengono valorizzati, questo sta avvenendo sapendo che c'è da ottenere un risultato che è la salvezza".

Ancora sul bilancio del Cagliari di Nicola, dopo i suoi primi sei mesi sulla panchina: "Cambiare e stravolgere si fa quando non si è in linea con gli obiettivi fissati a inizio anno. La squadra ci crede e penso stia soddisfacendo chi guarda il Cagliari, sapendo che bisogna portare il tutto in punti. Sappiamo che magari dovremmo rinforzarci dove siamo scoperti. Ad esempio a destra, dove c'è il solo Zappa, visto che Zortea sta facendo altro. In attacco, pure, mancando Luvumbo possono mancare delle caratteristiche, anche se Felici ci dà altro. Tra Piccoli, Lapadula e Pavoletti mi fido di tutti ma chissà se ci sarà la possibilità di inserire qualcun altro ma stiamo facendo bene perché nel gruppo c'è il rispetto del ruolo. Queste decisioni le farà il direttore sportivo e la società, sia in entrata che in uscita. A centrocampo siamo coperti".

Leggi l’intero articolo