Cagliari batte Bologna 0-2 nella settima giornata di Serie A
LA PARTITA
Il Bologna vince a Cagliari, un 2-0 ottenuto senza faticare troppo per portare a casa il suo primo successo esterno in campionato. Il massimo, visto che in settimana bisognerà fare i conti con l'Europa e con la trasferta di Bucarest. Il successo vale però anche un bel balzo in classifica, con tanto di sorpasso alla Juventus: la squadra di Vincenzo Italiano si porta a soli due punti dal terzetto composto da Inter, Napoli e Roma.

Calcio: Cagliari-Bologna 0-2
Il turnover adottato dagli emiliani risulta convincente: il tecnico risparmia Zortea e Lucumì e usa Orsolini per quello che serve. E l'azzurro risponde al meglio: quinto gol in campionato e sesto stagionale per mettere al sicuro la partita. Ora è capocannoniere. Prima ci aveva pensato Holm: è il difensore a fare una scossa ad una partita sino a quel momento bloccata. Di fronte, forse il peggior Cagliari della stagione. Nel primo tempo anche benino, male invece per tutta la ripresa: non dà mai la sensazione di poter fare qualcosa per rimettere in piedi la gara. Fallito l'esperimento Esposito prima punta. Una partita molto tattica con le istruzioni alla lavagna che inizialmente battono le giocate in campo. Nulla di fatto per mezz'ora, vista la mancata titolarità di Zortea e Orsolini, mentre Pisacane rinuncia alla punta-boa (Borrelli) e schiera invece Esposito come unico riferimento avanzato. Dovrebbe essere aiutato da Felici e Folorunsho, ma questo non succede quasi mai. Il primo a farsi pericoloso è il Cagliari che al 27' va addirittura in gol con Felici, ma l'arbitro vede un 'blocco' di Adopo: sempre 0-0.

Soccer; serie A: Cagliari vs Bologna
Il Bologna trema un po' per le discese di Palestra, più ala destra che terzino. Ma poi segna. È il 31'. Bernardeschi si guadagna l'angolo impegnando Caprile in volo. Poi batte il corner: la sponda è di Odgaard (battuto Obert), il gol di Holm. Prima dell'intervallo occasione immensa per Felici, lanciato da Prati. È solo, ma non è giornata: cerca il secondo palo, trova le dita di Ravaglia. Nella ripresa Pisacane aspetta un po', prova a mettere le punte vere, Borrelli e Luvumbo a supporto. Ma il problema è che il Cagliari non riesce proprio a farsi pericoloso: nessun tiro in porta. E il Bologna in fondo può portare la partita dove vuole: palleggio, ritmi bassi. E poi ci pensa Orsolini. Chiamato in causa, chiude la partita. Inevitabile: Obert si trova troppo spesso solo nell'uno contro uno. Sino a quando, a dieci minuti dalla fine, Orsolini non schiaccia play per fare quello che ha sempre fatto: finta a destra e palla sul sinistro. Poi tiro sull'angolo lontano. Finale senza storia, con il Cagliari che trova mai nemmeno un'occasione per dimezzare lo svantaggio.
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