
l'intervista
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Il nuotatore è pronto per il Mondiale dopo due anni di buio post bronzi olimpici e oro iridato nella mista: "Non stavo bene e non andavo forte, non andavo forte e non stavo bene. Ora ho lasciato andare le cose vecchie, sono un Burdisso 2.0"
L’Italia del nuoto ha ritrovato Federico Burdisso. Dopo aver mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 ed essere rimasto per oltre due stagioni lontano dai suoi tempi migliori, il due volte bronzo olimpico di Tokyo 2021 (200 farfalla e staffetta 4x100 mista maschile) e campione del mondo sempre con la 4x100 mista a Budapest 2022 ha ottenuto il pass per i Mondiali di Singapore (27 luglio-3 agosto) nuotando in 1’54’’76 i 200 farfalla al Trofeo Settecolli di Roma di fine giugno: non scendeva sotto l’1’55’’ da quattro anni. In mezzo vari cambiamenti di città (Pavia, Roma, Ostia e Gubbio) e allenatori (Simone Palombi, Claudio Rossetto, Fabrizio Antonelli e ora di nuovo Palombi), un’esperienza nel nuoto in acque libere e un quasi ritiro ad appena 22 anni. “Il valore più importante per me è la libertà”, dice l’azzurro laureato in Matematica e Statistica che però cita Platone e la filosofia cinese.