Tutti uniti per Bonicelli, attesa per il rientro in Italia

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Resta l'attesa, sullo sfondo le preghiere e tanto, tantissimo affetto.

Quasi travolgente quello che sta ricevendo in queste ore Lorenzo Bonicelli, il ginnasta azzurro in ospedale dopo il grave incidente agli anelli. I genitori lo riempiono d'amore, restandogli accanto tutto il tempo al Policlinico universitario di Essen dov'è ricoverato, il presidente della società per la quale gareggia anche, Paolo Gilardoni, è volato in Germania non appena saputo dell'incidente e tornerà nei prossimi giorni. Insieme ai medici stanno poi studiando il piano di rientro per avvicinare Bonni a casa, ma fare un cronoprogramma preciso al momento è impossibile perché ancora dentro le 72 ore dall'evento. Nel frattempo Bonicelli resta stabile, seppur in terapia intensiva, e in coma farmacologico indotto dai medici

. Il processo di risveglio procede dunque per step, ma ci vorrà del tempo perché la rottura della vertebra ha toccato il midollo, formando così un edema che deve riassorbirsi. Per questo le parole più utilizzate fino a questo momento sono "cautela" e "pazienza". Nessuno, medici inclusi, si sbilancia perché lo scenario potrebbe cambiare in qualsiasi momento e non solo in negativo, anche in positivo. Per una diagnosi più certa, però, servirà che passino altre ore perché "l'organismo di Lorenzo è ancora scombussolato", dice al telefono con l'ANSA Gilardoni. "Il ragazzo di tanto in tanto viene risvegliato per seguire un percorso standard in questo genere di problematiche - spiega -. I medici stanno procedendo per piccoli passi, con il risveglio che avviene in maniera programmata, per cui ci vorrà tanto tempo ancora". Nel frattempo, però, le persone più vicine a Lorenzo stanno studiando come riportarlo in Italia. "Al vaglio ci sono diverse soluzioni per il punto di rientro che sia compatibile con la situazione e la vita familiare - dice ancora Gilardoni -. Ma tutto questo è da verificare ora per ora". Per esser trasferito, infatti, ci sarà bisogno che sia stabilizzato ulteriormente e nessuno è in grado di fare una stima precisa di quando questo avverrà nonostante un cauto ottimismo che già dalla serata di ieri filtrava da Essen a fronte della mobilità degli arti superiori, capaci di rispondere alle sollecitazioni alle quali sono stati sottoposti.

Intanto anche il presidente della federginnastica Andrea Facci è pronto a partire per Essen, e nell'unirsi alla preoccupazione di tutti, replica in qualche modo a Yuri Chechi, che aveva parlato dei rischi per gli atleti dettati da norme internazionali che spingono all'estremo gli esercizi. "Non credo sia questo il momento di commentare l'aspetto tecnico, le regole del codice internazionale, lo potremo fare più avanti e mi farò sicuramente portatore di una riflessione anche in campo internazionale su questo aspetto - le parole all'Ansa di Facci - ora è il momenti di restare tutti uniti per Lorenzo". Un sostegno collettivo che dai compagni di squadra presenti alle Universiadi, passando per Lecco ha messo su una catena di affetto: un tifo comune per il 23enne azzurro prché possa tornare presto a casa e inseguire di nuovo i suoi sogni.
   

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