La nazionale verdeoro domina, poi crolla nel secondo tempo e perde per la prima volta contro i nipponici. Senza Rodrygo ed Estevao dall'inizio, il ct italiano paga anche l'ampio turnover
Francesco Albanesi
14 ottobre 2025 (modifica alle 15:21) - MILANO
Harakiri Ancelotti. Il suo Brasile si fa rimontare da 0-2 a 3-2 dal Giappone, nella seconda amichevole asiatica in preparazione al Mondiale. A Tokyo la Seleçao domina il primo tempo, trascinata dai gol di Paulo Henrique e Martinelli, ma si butta via nella ripresa subendone addirittura tre: disastroso Fabricio Bruno in difesa, colpevole della prima rete subita e di un mezzo autogol in occasione del 2-2. Seconda sconfitta per Ancelotti da quando siede sulla panchina brasiliana. Dall’altra parte è festa grande: il Giappone non aveva mai vinto prima contro i verdeoro.
scelte azzardate
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Entrambe le Nazionali sono già qualificate al prossimo Mondiale 2026, ma al Tokyo Stadium si sfidano per mettere benzina nelle gambe. Ancelotti ha avuto uno sguardo impassibile al gol del 3-2 di Ueda, di testa da angolo, complice anche un intervento non irreprensibile di Hugo Souza, portiere brasiliano al debutto assoluto. Il ct italiano ha pagato un folto turnover – fuori Estevao e Rodrygo dai titolari, i due più in forma del momento – e alcune scelte azzardate come Fabricio Bruno, alla quarta presenza col Brasile. Il difensore del Cruzeiro ha regalato la palla dell’1-2 a Minamino a inizio secondo tempo ed è stato colpevole di una svirgolata clamorosa sul tiro del 2-2 di Nakamura, rivolto verso la porta e considerato gol a tutti gli effetti.
rimonta
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Nel primo tempo il Brasile aveva offerto un buonissimo calcio, fatto di fraseggi nello stretto e dominio nel palleggio: emblematiche le azioni che portano ai due gol, prima di Paulo Henrique al 26’ (gran filtrante di Guimaraes), poi di Martinelli al 32’ (scodellata di Paquetà). La rimonta del Giappone si è completata tra il 52’ e il 71’, in un secondo tempo in cui il Brasile ha staccato completamente la spina. Carlos Augusto è rimasto in campo fino al 75’. Per i giapponesi è una vittoria che fa morale visto che, tra amichevoli e tornei ufficiali, non avevano mai battuto il Brasile.