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L'ex azzurro: "Il rovescio è la diagonale dove il numero uno fa più male, lo spagnolo può sfruttare la mano delicata. La finale Sinner-Alcaraz, colpo su colpo"
Paolo Bertolucci
12 luglio - 07:59 - MILANO
U n altro sport. È quello che in questo momento stanno giocando Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, non a caso i primi due giocatori del mondo e non a caso i vincitori degli ultimi sei Slam, che domani diventeranno sette. L’epilogo più atteso nel torneo più leggendario: il tennis in questo momento non può chiedere di meglio. Alcaraz, se non si considera l’esibizione di Riad che comunque fu partita vera, ha vinto gli ultimi quattro confronti diretti e a Wimbledon è doppio campione in carica, dunque parte da un’iniziale posizione di vantaggio, ma il Sinner di queste due settimane possiede le armi per azzerare le distanze e regalarsi il trionfo fin qui più grande della carriera. Una sfida che come sempre si deciderà intorno a pochi punti e ancor più minuscoli dettagli.