Gli obiettivi di Milan e Inter al Fenerbahçe, il Besiktas su Taremi, la trattativa del Galatasaray per Osimhen. Fra sponsor e proprietari munifici così la Superlig compra
Osimhen al Galatasaray? Marco Asensio e Archie Brown a un passo dal Fenerbahçe? Taremi piace al Besiktas? Boom! La Turchia, che ospiterà con l’Italia l’Europeo del 2032, ha deciso di fare sul serio. O, meglio, di continuare a investire nel calcio. Col Galatasaray già qualificato nel girone di Champions League, il Fenerbahçe che dal terzo turno dei playoff farà di tutto per essere nel gruppone e altri due club (Samsunspor e Besiktas) in Europa League, i turchi stanno investendo sul mercato. Con oculatezza a volte, con scialo di mezzi in altre.
i leader
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Il Gala, per iniziare, ha degli sponsor fortissimi come Sixt (noleggio auto) e il Pasifik Group (compagnia di navigazione indonesiana) e soprattutto la Socar Group, ricchissima compagnia statale dell’Azerbaigian del settore petrolifero e gas, che per esempio è pronta a pagare a Osimhen circa 9 milioni sotto forma di bonus o come testimonial dell’azienda. Il Fenerbahçe - che si è buttato su Asensio grazie anche alla mediazione del suo tecnico José Mourinho che ha lo stesso agente (Jorge Mendes) del giocatore spagnolo e ha strappato Archie Brown dalla tentazione Milan – è invece di proprietà di una delle famiglie più ricche di Turchia, la Koc; l’ultimo n.1 del club, Ali Koc, 58 anni, gestisce una holding (auto, elettronica, energia, edilizia e finanzia) che ha generato 39 miliardi di dollari nel 2024 e ha apportato nelle casse del club della Istanbul asiatica circa 400 milioni di euro negli ultimi 7 anni, tutti di tasca sua!
problemi
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Le proprietà personali e gli sponsor internazionali sono le grandi fonti di ingresso. Perché per il resto i diritti televisivi sono calati drasticamente nell’ultimo periodo, mentre sulle tasse dovute (già fra le più basse d’Europa) lo Stato a volte (o spesso) chiude un occhio (e dilaziona) su indicazione del governo. Sì, perché in questi anni i top club turchi (anche il Besiktas e il Trabzonspor) hanno accumulato un debito aggregato vicino ai 2 miliardi di euro, dovuto soprattutto agli ingaggi in valuta estera. Metodo devastante da quando l’inflazione è salita all’80% (ora per fortuna dei turchi è scesa sul 35%), e il cambio col dollaro (usato per i pagamenti) è passato in poco tempo da 1 a 8 a 1 a 40 lire turche al fixing attuale. Insomma, gli stranieri costano sempre di più. Per questo il governo ha “incoraggiato” una pesante ristrutturazione del debito dei club con le grandi banche del Paese, per evitare il collasso delle società top.
il mercato
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Ed ecco allora una campagna acquisti quest’estate più attenta. Si lavora sui prestiti. Asensio, per esempio come detto, dal Psg. O Tammy Abraham al Besiktas dalla Roma per 2 milioni di euro con obbligo di riscatto a 13, o l’altro giallorosso Shomurodov, che sta per firmare per l’Istanbul Basaksehir a 3 milioni per il prestito e 2,7 per l’obbligo di riscatto. E poi sono arrivati Leroy Sané dal Bayern Monaco, in scadenza di contratto, ma con 12 milioni annui di ingaggio; il bomber colombiano Jhon Duran in prestito dall’Al Nassr gratis (pagandogli solo lo stipendio).
movimenti
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I più costosi di questo mercato al momento sono Amrabat, riscattato alla Fiorentina dal Fener per 12 milioni, il terzino Jakobs ripreso dal Gala per 8 milioni dal Monaco, e i quasi 6 milioni scuciti dal Trabzonspor per l’attaccante nigeriano Onuachu del Southampton, che era stato in Turchia già nel 2023-24 in prestito. Ma il Besiktas pare vicino a Kokcu, turco del Benfica, per altri 25 milioni. Alla fine nel 2024-25 il mercato complessivo in spese era stato di poco oltre i 200 milioni, la stagione precedente sui 180, nella quale i tre principali club di Istanbul l’hanno fatta da padrone. Il valore delle 18 rose della Super Lig turca al momento si aggira su un miliardo circa, 1,3 gli ultimi due anni. La Premier League, la top, è sui 12 miliardi, la Serie A sui 5, la Ligue 1 francese sui 3,5. Insomma, il divario fra le big d’Europa è ancora ampio, ma la Turchia (numero 9 del ranking Uefa per club) ha intenzione di ridurlo in fretta.