Battocletti, altro show: a Rovereto sfiora il record italiano dei 1500

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Nadia corre il Palio della Quercia in 3’58”15, a 4/100 dal primato nazionale della Vissa: “E ora il Golden Gala”. Vincono anche Diaz nel triplo (17.04 prima di fermarsi per precauzione), Weir nel peso (21.84), la Polinari nei 400 (51”43) e la Coiro negli 800 (1’59”51). Nel doppio giro maschile cresce Pernici: 1’44”59

Dal nostro inviato Andrea Buongiovanni

2 giugno - 23:38 - ROVERETO (TN)

Nadia Battocletti torna a gareggiare a Rovereto dopo quattro anni e regala spettacolo. È lei il personaggio copertina di un 61° Palio della Quercia che non tradisce le attese. La nonesa corre praticamente in casa e regala ai propri tanti tifosi una super prestazione. Corre i 1500, distanza per lei piuttosto breve e raramente frequentata. E, trionfando in 3’58”15, resta a 4 centesimi – un soffio -dal record italiano dell’amica Sinta Vissa. Per dare il senso della prestazione: la friulana di origine etiope sottrasse il primato a Gabriella Dorio – in tribuna a Rovereto come Yeman Crippa – nella semifinale dell’Olimpiade di Parigi dopo… 42 anni. La Fiamma Azzurra, aiutata dalla wavelight al cordolo, è interprete di una gara pressoché perfetta, con passaggi ufficiosi da 1’03” ai 400, 2’07” agli 800 e 2’39”5 ai 1000. E un finale irresistibile. Venerdì, nei 5000 del Golden Gala, farà fuoco e fiamme. “È la gara a cui penso da più tempo – ammette – ho visto la start list, è super qualificata: darò il massimo. Intanto, mille grazie al pubblico trentino”.

successi azzurri

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L’altra stella del meeting era Andy Diaz, all’esordio stagionale all’aperto nel triplo, dopo la conquista del titolo europeo e mondiale indoor di marzo. La sua serata dura poco: dopo un nullo e un 17.04 (+1.0) avverte un fastidio alla gamba di stacco e in accordo con il suo allenatore Fabrizio Donato preferisce fermarsi per precauzione. La misura è comunque sufficiente per portare a casa il successo… In chiave italiana arrivano altri preziosi successi. Zane Weir si aggiudica il peso con 21.84, terza prestazione mondiale stagionale all’aperto e quinta considerando le gare indoor. Il finanziere di origini sudafricane, inseparabile compagno di allenamenti di Leo Fabbri che nell’occasione fa da spettatore insieme a coach Paolo Dal Soglio, ha un avvio in sordina (19.99, 20.94), poi al terzo tentativo piazza la misurona, che lo lascia a soli quattro centimetri dal proprio record del meeting. Quel che serve per mettersi alle spalle interpreti come gli statunitensi Otterdahl, leader mondiale 2025, che non va oltre un 20.70 e Steen (secondo con 21.77) e il nigeriano Enekwechi (terzo con 21.62). Nessuno farà meglio. Per Zane - pure un 21.34 - ottimi segnali in vista del Golden Gala di venerdì. Si impone anche Anna Polinari che, in un 400 interpretato con grande acume dalla seconda corsia, chiude in 51”43, personale migliorato di 26 centesimi e sesta prestazione italiana di sempre. La 26enne carabiniera veronese è una pedina fissa delle staffette azzurre del miglio non per caso. Anche Eloisa Coiro conferma di aver compiuto un bel salto di qualità: dopo l’1’58”64 di otto giorni fa a Rabat, è protagonista di un’altra gara di testa e, con 1’59”51, si mette tutte alle spalle. Compresa Maria Colajanni, 25enne allieva di Gaspare Polizzi al Cus Palermo, che cresce impetuosamente ed è quinta in 2’00”71.

giovani

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Lo loro è “solo” la seconda serie degli 800, quella sulla carta meno qualificata. Ma il 22ene Francesco Pernici (1’44”59, ottavo italiano all-time), il millecinquecentista Federico Riva (1’44”80) e il 20enne Giovanni Lazzaro (1’44”95), tutti al personale, firmano una significativa tripletta. Nella prima lo spagnolo Mo Attaoui vola in 1’43”56 (primato del meeting), con Catalin Tecuceanu, all’esordio stagionale all’aperto, ottavo in 1’45”89. Interessante, in prospettiva, anche l’affermazione di Simone Valduga, altro 20enne, nei 1500 under 23 in 3’41”82.

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