Dopo l'impresa con il Napoli, l'allenatore granata carica i suoi: “Dobbiamo centrare una prestazione completa, fisica e mentale”
Dal nostro inviato Mario Pagliara
25 ottobre 2025 (modifica alle 13:26) - TORINO
Entusiasmi e pericoli. La strada che conduce verso la sfida di domani, all’ora di pranzo, contro il Genoa è disseminata di entrambe queste componenti. Marco Baroni vi si avvicina con la guardia alta, e chiede tassativamente ai suoi giocatori di fare lo stesso. Perché “sarà una partita difficile e complicata, noi dobbiamo centrare una prestazione di altissimo livello sotto tutti gli aspetti: fisico, mentale, di attenzione, di determinazione. Serve una prestazione massimale. E questo la squadra lo sa”.
le trappole
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Le due ottime prove contro Lazio e Napoli, ma soprattutto la vittoria casalinga contro il Napoli, hanno fatto salire il livello dell’entusiasmo: “La squadra deve cavalcare questo entusiasmo”, dice l’allenatore che un attimo dopo ricorda come i novanta minuti contro Vieira siano pieni di trappole. “Ma non possiamo sbagliare la prestazione: prestazione, prestazione! Voglia e attenzione perché arriva una squadra pericolosa. I ragazzi lo sanno, sono preparati e stanno crescendo molto: sarà una partita difficile ma noi non possiamo sbagliarla nell’approccio”. Il calendario delle prime sette giornate è stato molto tosto per i granata… “è vero che abbiamo avuto un calendario difficile, ma non pensiamo che ora sia facile. Ora arrivano le partite da non sbagliare, nelle quali non lasciare niente”.
il filadelfia
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Mercoledì le porte del Filadelfia si sono aperte ai tifosi. “Il Filadelfia è rinato per sentimento, non certo per un calcolo razionale. Mi auguro che possa essere sempre più vissuto insieme al popolo granata e non solo rappresentare un simbolo del passato – commenta Baroni -, ma per rappresentare il futuro e l’immediato: l’abbraccio della gente è stato bellissimo. Il calcio è della gente, tutto ciò che ci lega è positivo”.
paleari in porta
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A Pedersen e Aboukhlal sono recuperati, soprattutto il norvegese dovrebbe giocare titolare. Anjorin ha risolto la fascite plantare: convocazione dunque possibile. Il portiere Israel è invece ancora dolorante per una botta presa al costato contro il Napoli e tutta la settimana non si è allenato. “Israel sta facendo di tutto per scendere in campo – dice l’allenatore del Toro -, ma ho una grandissima fiducia in Paleari. È una situazione borderline, ma in queste situazioni preferisco rafforzare un giocatore come Paleari che sta dando un grande contributo alla squadra negli allenamenti. E quindi massima fiducia in lui”.
tameze titolare
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Baroni regala una seconda anticipazione di formazione: “Domani Tameze gioca! Sta troppo bene e deve andare in campo: da tempo si sta allenando benissimo e comportamenti come i suoi rafforzano un gruppo”. Ismajli è disponibile, “chi non gioca domani, giocherà la prossima a Bologna” durante il turno infrasettimanale. Contro il Napoli la difesa ha dato una risposta forte, il Toro ha raggiunto il punto di equilibrio? “Ci siamo arrivati di partita in partita, perché io non vedo mai la fase difensiva come una responsabilità di un solo reparto: la squadra sta crescendo sul piano della compattezza e delle distanze”. In attacco si continua sulla traccia delle due punte. Simeone sicuro, testa a testa Adams-Ngonge. “Non voglio alimentare dualismi, ma voglio alimentare opportunità perché vanno in campo tutti. Si gioca in quindici, le sostituzioni sono fondamentali”. Altro dubbio sulla sinistra: Nkounkou è infortunato, ballottaggio Biraghi-Lazaro. Baroni sottolinea: “Biraghi ha la fiducia totale mia e della squadra. Per me sono venticinque titolari”. Sparge lodi per Vlasic reinventato mezzala sinistra, “si può specializzare, ha tanta dedizione: si è calato dentro il ruolo”. E chiude su Zapata: “Sta bene, il suo inserimento è graduale ma sempre più significativo. Cresce di allenamento in allenamento, è una grandissima risorsa tecnica e umana. E’ un esempio per il gruppo: giocatore fondamentale








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