Bagnaia-Ducati, due GP per capire il futuro: a fine stagione può essere davvero divorzio?

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Le prossime gare di Aragon e Mugello decisive: la stagione finora è tutt'altro che esaltante e la corsa al Mondiale sempre più complessa. E tre team corteggiano Pecco

Massimo Falcioni

3 giugno - 12:00 - MILANO

Il weekend dell'8 giugno il calendario MotoGP propone il GP di Aragon, ottavo round 2025. Sul circuito medio-veloce lungo 4,627 Km caratterizzato dal rettilineo principale di 1.047 metri e 14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra, l’attesa principale è per il duello interno alle Ducati ufficiali fra Marc Marquez e Pecco Bagnaia, con tanti outsider pronti al colpaccio, a cominciare da Alex Marquez, Johann Zarco, Marco Bezzecchi. 

marc marquez in fuga

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Al Montmelò Marquez ha vinto 8 volte (2010 in 125; 2012 in Moto2; 2014, 2016, 2017, 2019 in MotoGP). Bagnaia è salito sul gradino più alto una sola volta, in MotoGP 2024. La classifica generale ora vede Pecco a - 72 punti dalla vetta, con Marc Marquez in fuga. Pecco vive una stagione fin qui travagliata e sempre più in salita. La crisi c’è: riguarda sia la moto - la GP25 tutt’ora in via di sviluppo - che il pilota, sempre più nel buco nero, incapace di trovare una soluzione ai suoi problemi, a questo punto, non solo tecnici. Bagnaia continua a lamentare una mancanza di confidenza con l'anteriore e l’impossibilità di essere efficace e guidare in modo pulito. E dice sconfortato: “Sono costretto a entrare molto veloce in curva, con meno freno, rispetto allo scorso anno, quando potevo persistere con i freni fino a centro curva. Non riesco a sentire l'anteriore, devo mollare i freni prima ed è qualcosa di completamente diverso da quello che è il mio stile di guida. È tutto molto più complicato. La mia squadra sta facendo il massimo per riuscire a darmi quello di cui ho bisogno, ma al momento è un po’ complicato e una via d’uscita non sembra essere dietro l’angolo”. 

confidenza

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La domanda s’impone: perché non tornare alla GP24? Risponde Pecco: “Per regolamento, non possiamo utilizzare la moto 2024, né configurare l’attuale in modo identico alla moto dello scorso anno. La GP25 di fatto è molto simile alla GP24, a livello di aerodinamica è praticamente identica, mentre il motore, rispetto alla versione 2024, ha ricevuto aggiornamenti che funzionano bene. Ciò che mi manca è la confidenza con l’anteriore”. Non è facile, non solo tecnicamente, districarsi fra questo zig-zag di parole. Qual è la differenza tra la GP 2024 e la GP25? In sintesi, la Ducati di quest’anno, omologata come GP25, ha un nuovo albero motore, è più leggera, ha alcune novità a livello di ciclistica: non è una moto “nuova” ma una evoluzione della moto precedente. La risposta più plausibile, riguardo alle differenze con la GP24, si trova nel diverso comportamento dinamico della moto, imputabile a un bilanciamento leggermente differente, che privilegia un maggior carico sul posteriore rispetto all’anteriore. Dal punto di vista progettuale, si è cercato di rendere la GP25 ancora più efficace, della sua progenitrice, in uscita dalle curve, forse “sacrificando” qualcosa in termini di ingresso e percorrenza. Nelle corse contano i fatti. E al momento con questa GP25 Bagnaia ha raccolto ben poco e rischia di continuare così. Va dato atto a Ducati di non aver, almeno fin qui, attribuito colpe al pilota per questa situazione che ha portato Pecco nel cul de sac. Tuttavia, l’insoddisfazione a Borgo Panigale c’è, così come cresce lo sconforto di Pecco. 

yamaha

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Per Bagnaia e, in particolare per il suo futuro in Ducati, il prossimo round di Aragon può avere un gran peso e quello successivo del 20-22 giugno al Mugello può essere decisivo per l’evoluzione del campionato, soprattutto per il rapporto tra pilota e Casa. Nei due prossimi gran premi, nel mirino di Pecco c’è solo la vittoria. Altrimenti, nonostante il contratto che lega Bagnaia a Ducati fino al termine della stagione 2027, il suo divorzio diventa solo una questione di tempo, un atto burocratico per una separazione “consensuale” che produca meno danni possibili ai diretti interessati. In tal caso, non mancherebbero a Pecco sbocchi adeguati. A cominciare da Yamaha, interessata a un pilota di alto livello da affiancare a Quartararo. Oltre all’ingaggio da parte del team Pramac del campione del mondo Sbk in carica Toprak Razgatlioglu – che dovrebbe essere ufficializzato in occasione del prossimo Gran Premio d’Italia al Mugello - in Yamaha puntano a un Dream Team anche in vista dell’avvento della nuova era MotoGP dal 2027. Operazione, tra l’altro, ben vista anche dal Team VR46, anche in virtù del rapporto privilegiato che lega il “patron” Valentino Rossi con la casa del diapason, per la quale il nove volte Campione del Mondo ricopre, in veste ufficiale, il ruolo di “brand ambassador” dal 2023. 

aprilia

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Negli ultimi giorni, per Bagnaia, pare essere salita pure l’opzione Aprilia, dove il due volte Campione del mondo di MotoGP potrebbe rilevare il sellino lasciato libero da Jorge Martin, il quale - nonostante la partecipazione dello scorso weekend all’Aprilia All Stars a Misano - pare sempre deciso a esercitare l’opzione di rescissione del contratto con la Casa di Noale, al termine della stagione in corso. Senza tralasciare l’opzione Honda, dove Bagnaia avrebbe l’endorsement, dal punto di vista umano e professionale, di Romano Albesiano - Technical Director di Hrc da questa stagione - e potrebbe trovare come compagno di team lo stesso Jorge Martin. Non è infatti un mistero che Honda paia intenzionata a non confermare entrambi i piloti attualmente sotto contratto, sia Luca Marini, in scadenza al termine della stagione 2025, che il campione del mondo 2020 Joan Mir, con Zarco invece destinato a essere confermato in seno al team Lcr, gestito da Lucio Cecchinello. Insomma, in caso di divorzio anticipato con Ducati, per Pecco non sarebbe un problema cambiare casacca. Conta, però, come si arriva nella nuova casa. Comunque vada, Bagnaia non può pensare a un proseguo di campionato “di rimessa”.

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