Attacco informatico Jaguar Land Rover: produzione ancora ferma

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Prolungata fino al 24 settembre la pausa produttiva a seguito del furto di informazioni avvenuto a inizio mese

Armando Bavaro

16 settembre - 13:21 - MILANO

A quasi due settimane dal massiccio attacco informatico compiuto da un gruppo di hacker, la produzione di Jaguar e Land Rover non è ancora tornata alla normalità. L'attacco, che ha paralizzato sistemi informatici, ordini di ricambi e attività dei rivenditori, ha portato a uno stop della produzione negli stabilimenti nel Regno Unito, in India, Cina e Slovacchia, con pesantissime ricadute dal punto di vista economico: secondo le stime, le perdite rischiano di toccare le 5 milioni di sterline al giorno, con oltre mille veicoli non più prodotti quotidianamente.

Proseguono le indagini

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La polizia britannica, intanto, prosegue le sue indagini, mentre l'azienda sospetta il furto di dati sensibili dei clienti: nella giornata di lunedì 15 dicembre, Jlr ha annunciato di non avere novità in merito, e l'ulteriore proroga dello stop può portare a chiusure e licenziamenti. Una situazione che è stata evidenziata dal sindacato Unite, il quale ha esortato il governo a intervenire con un programma di sostegno rivolto alle famiglie colpite da questa situazione spiacevole.

La nota dell'azienda

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Dal canto suo l'azienda ha diffuso la seguente nota: "Abbiamo preso questa decisione mentre proseguono le indagini forensi sull'incidente informatico e mentre valutiamo le diverse fasi della ripresa controllata delle nostre operazioni globali, che richiederà tempo". Jlr ha iniziato a chiudere i sistemi il 2 settembre e sta ancora ricostruendo le applicazioni; i dati dei clienti sono stati contaminati tramite una falla nota in SAP Netweaver, ma ancora non è chiaro quali informazioni siano state rubate né se sia stata avanzata una richiesta di riscatto. La tempistica per il ripristino completo rimane incerta e, secondo le indiscrezi0ni del quotidiano britannico The Telegraph, la produzione potrebbe restare ferma fino ai primi novembre, sebbene la Jlr abbia prontamente smentito questa informazione.

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