L’argento mondiale del salto triplo premiato a Piacenza: “Essere atleti comporta tante rinunce..."
Paolo Borella
31 ottobre - 21:14 - MILANO
Coppa, pancetta e salame. I salumi DOP di Piacenza, unica provincia dell’Unione Europea a vantarne tre, come i gradini del podio su cui Andrea Dallavalle è salito a Tokyo. L’argento mondiale del salto triplo ha vissuto un 26esimo compleanno inedito, fra le bontà culinarie del territorio e l’abbraccio della sua Piacenza, che gli ha reso omaggio consegnandogli la Coppa d’Oro. Nel salone monumentale di Palazzo Gotico, anche l’atleta del piccolo comune di Gossolengo, 5.000 abitanti alle porte della città, premiato fra “le Eccellenze che raccontano il territorio”. Insieme a lui, non solo piacentini come la cantante Marina Fiordaliso, ma anche altre personalità del mondo dello sport come l’ex Segretario Generale del Coni, Roberto Fabbricini, oppure eccellenze della cucina, fra cui lo chef Davide Oldani.
emozioni
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Nel rispondere ad auguri e complimenti, Dallavalle ha ripercorso le emozioni di settembre in Giappone, quando un record personale da 17,64 lo ha catapultato per la prima volta su un podio iridato. “Voglio immaginare che in quel momento hai saltato inseguendo una coppa gigante”, ha scherzato sul gioco di parole fra trofeo e salume Roberto Belli, direttore Consorzio di tutela Salumi DOP Piacentini, davanti alle autorità, fra cui il Ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.
lo sgarro
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Il triplista delle Fiamme Gialle, fresco di inizio di preparazione per la nuova stagione, è stato al gioco: “Essere atleti comporta tante rinunce, ma durante le feste non scherziamo: oltre alla compagnia di famiglia e amici, non possono mai mancare i salumi piacentini. Però non ditelo al mio nutrizionista!”. Il tema della Coppa d’Oro 2025 “Nel Blu”, dai colori della bandiera dell’Europa a quelli dell’orizzonte, in linea anche con la maglia azzurra di Dallavalle: “In Nazionale, ricordo spesso ai compagni la bellezza di Piacenza. E in cucina punto tutto sui prodotti locali, ma ai fornelli posso migliorare…”










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