La Nazionale di Soncin fatica a sfondare e passa in chiusura di primo tempo. Nella ripresa ha poi sfiorato più volte il raddoppio. Lunedì a Ginevra c'è il Portogallo
Dal nostro inviato Alessandra Bocci
3 luglio - 20:53 - SION (SVIZZERA)
La missione era cominciare bene ed è riuscita. L’Italia batte il Belgio di misura con il gol di Arianna Caruso, che dopo una vita nella Juve a gennaio si è trasferita al Bayern Monaco: un gol atteso per un tempo, e già importantissimo per il team azzurro. La strada per arrivare lontano, come il ct ha dichiarato di voler fare, è lunghissima, ma questa volta la missione europea è partita con il piede giusto. Certo, in Inghilterra tre anni fa l’Italia partiva in salita, contro la Francia, e fu disastro immediato. Questo Belgio era un avversario di livello inferiore (numero venti del ranking mondiale), ma la prima tappa di un torneo, soprattutto di quello continentale, è sempre insidiosa. Per non parlare del fatto che era stato proprio il Belgio, con un gol de De Caigny (entrata nel finale con intenzioni altrettanto bellicose) a mettere il sigillo sulla disfatta azzurra in Inghilterra. I primi tre punti erano fondamentali e sono arrivati alla fine di una gara ricca di sorprese, a cominciare dall’inizio e dalle scelte di Soncin, che ha lasciato in panchina Barbara Bonansea e ha puntato sulla difesa a tre e sulla coppia d’attacco Cantore-Girelli.
la chiave
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E ha avuto ragione il ct, non soltanto per il risultato: l’Italia ha creato una gran mole di occasioni soprattutto nel secondo tempo, quando non si è mai stancata di cercare il successo, mentre nel primo tempo aveva faticato a sbloccare la partita. Le Azzurre infatti erano poco precise nell’ultimo passaggio e non riuscivano a sfruttare nel migliore dei modi né i palloni recuperati da Di Guglielmo e Boattin, né i calci piazzati di Giugliano. Il Belgio tentava qualcosa in ripartenza, ma anche le sue attaccanti erano poco precise: l’interista Wullaert e Janssen erano le più pericolose, ma, a parte un salvataggio iniziale, Giuliani non ha dovuto faticare molto. Il sospirato gol è arrivato per l’Italia a un minuto dalla fine del primo tempo: è stata l’infaticabile Di Guglielmo a strappare un pallone d’oro a centrocampo e a trovare libera ai limiti dell’aria Arianna Caruso, che si è liberata con facilità della belga Tysiak e ha inventato una parabola forte e precisa, imparabile per Lichtfus.
guscio
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Nel secondo le belghe sono uscite dal guscio con più forza, hanno pressato, ma il piano dell’allenatrice islandese Gunnarsdottir di infilare la difesa con il gran movimento di Janssen (Boattin gli aveva preso le misure nel primo tempo) Wullaert e gli inserimenti di Teulings non è servito. Passato il momento di sofferenza, l’Italia ha ripreso a macinare occasioni da gol, e Caruso, Cambiaghi e Girelli hanno tenuto in ansia le avversarie fino in fondo. Primo match da vincere: fatto. Ora serve la conferma contro il Portogallo, la squadra più debole del girone. Appuntamento lunedì, a Ginevra.