Ale, Giulio, Jack e... Il cerchio magico di Sinner per sorridere oltre il tennis

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Una sgambata, una corsa sui kart, una cena, una partita alla Play: gli amici di sempre che hanno riempito la vita di Jannik in questo periodo lontano dai campi non sono amici qualunque...

Federica Cocchi

26 aprile - 11:33 - MILANO

“L'amicizia migliora la felicità e abbatte l'infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore”. Lo dice Cicerone nel De Amicitia, c’è da fidarsi. Non sappiamo se Jannik Sinner ha frequentato in qualche modo Cicerone e le sue opere ma dell’amicizia, sicuramente, ha imparato molte cose nell’ultimo anno. Da quando è uscita la notizia della sua positività alla vigilia dello us Open lo scorso anno, fino a questi ultimi giorni di “cattività” tennistica, il numero 1 al mondo ha imparato a scremare, distinguere, fidarsi e affidarsi. È andato oltre il suo abituale circolino fatto di sicurezze acquisite negli anni, la famiglia, ovviamente, gli amici di sempre (“Che mi conoscono da quando ero semplicemente Jannik”), la squadra. 

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