Addio a Stefano Benni, autore di "Bar Sport" e "La compagnia dei celestini"

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Lo scrittore è morto a 78 anni dopo una lunga malattia che lo aveva costretto al ritiro a vita privata

9 settembre - 10:54 - MILANO

Lutto nel mondo della cultura. Lo scrittore Stefano Benni, è morto questa mattina, martedì 9 settembre, a 78 anni, dopo una lunga malattia che lo ha costretto al ritiro a vita privata ormai qualche anno fa.

Addio a Stefano Benni

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Ad annunciare la scomparsa di Stefano Benni è stato il figlio Niclas con un messaggio su Facebook: "È con grande dispiacere che devo dare notizia della scomparsa di mio padre. Era affetto da tempo da una grave malattia che lo aveva tenuto lontano dalla vita pubblica", ha scritto sulla fanpge seguita da oltre 80mila fan su Facebook, anticipando a breve ulteriori comunicazioni su come si svolgeranno le esequie.

"Una cosa che Stefano mi aveva detto più volte è che gli sarebbe piaciuto che la gente lo ricordasse leggendo ad alta voce i suoi racconti. Come alcuni di voi sapranno, Stefano era molto affezionato al reading come forma artistica, lettura ad alta voce – spesso accompagnato da musicisti. Quindi, se volete ricordarlo, vi invito in questi giorni a leggere le opere di Stefano che vi stanno più a cuore a chi vi sta vicino, ad amici, figli, amanti e parenti. Sono sicuro che, da lassù, vedere un esercito di lettori condividere il loro amore per ciò che ha creato gli strapperebbe sicuramente una gran risata", ha proseguito il figlio di Stefano.

Stefano Benni, una vita tra letteratura e Poesia

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Nato a Bologna il 12 agosto del 1947, Stefano Benni è stato uno degli intellettuali più prolifici e versatili degli ultimi anni, autore di romanzi di grandi successo come Bar Sport, Elianto e La compagnia dei celestini, ma anche di raccolte di poesie, sceneggiature teatrali e cinematografiche e programmi televisivi.

Il suo debutto nel mondo dell'editoria risale al 1976, quando è uscito Bar Sport, edito da Feltrinelli e diventato in poco tempo un classico della narrativa umoristica italiana, tradotto in più di 30 lingue e seguito nel 1997 da Bar Sport Duemila. Dopo il successo di quella raccolta di racconti, nel 1983 è uscito il suo primo romanzo, Terra!, una storia fantascientifica ambientata nel 2156 e caratterizzata dallo stesso umorismo che non ha mai abbandonato l'opera di Benni, diventandone uno dei tratti distintivi.

Negli anni successivi, portando avanti collaborazioni di successo con settimanali e riviste come L'Espresso, Panorama, Cuore e Tango, Benni è diventato più prolifico, tra romanzi e raccolte di racconti. In pochi anni sono usciti Stranalandia con disegni di Pirro Cuniberti, Comici spaventati guerrieri, La Compagnia dei Celestini, Elianto e Spiriti, ma anche raccolte che hanno conquistato pubblico e critica come Il bar sotto il mare, L'ultima lacrima, Bar Sport Duemila e La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria.

In parallelo Stefano Benni si è cimentato con successo nella poesia, pubblicando nel 1981 la raccolta Prima o poi l'amore arriva, e nella drammaturgia, firmando spettacoli teatrali come Teatro, Teatro 2, Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk e Le Beatrici

Benni è stato anche sceneggiatore per il cinema, firmando Topo Galileo nel 1987, diretto da Francesco Laudadio, Musica per vecchi animali in coppia, da lui anche diretto insieme a Umberto Angelucci, e l'adattamento di Bar Sport con la regia di Massimo Martelli e un cast guidato da Claudio Bisio, Giuseppe Battiston e Angela Finocchiaro.

La Gazzetta dello Sport

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